Il campeggio per l’Expo sui pascoli di via Servais. Coldiretti: “Questa è la nostra campagna”
Coldiretti scrive al sindaco Piero Fassino per difendere un pascolo, 32mila metri quadrati in via Servais, che è stato inserito dal Comune nell'elenco da cui usciranno le sedi per i campeggi dove ospitare i visitatori in occasione dell’Expo 2015 da La Stampa del 02/09/2014
02 September, 2014
Fabrizio Assandri
«No ai camper al posto delle mucche».
Coldiretti scrive al sindaco Piero Fassino per difendere un pascolo, 32mila metri quadrati in via Servais, uno degli ultimi scampoli bucolici in città. È stato inserito dal Comune in un elenco da cui usciranno le sedi per i campeggi dove ospitare i visitatori in occasione dell’Expo 2015. Per ora è solo un’ipotesi: ma l’idea che l’area agricola scompaia e diventi una piazzola per la sosta non piace non solo a Coldiretti.
Contro si sono schierati Pro Natura, il presidente della Circoscrizione 4 Claudio Cerrato e alcune associazioni di quartiere. Lì accanto c’è il viale della frutta, un’area riqualificata dai pensionati, e le mucche sono un’attrazione per le scolaresche e le famiglie che frequentano il giardino. Non manca lo scontro politico. In Comune alcuni capigruppo della maggioranza sono contro la delibera voluta dalla loro stessa maggioranza. La polemica è la stessa che vide fronteggiarsi Ikea e Provincia di Torino sull’ipotesi di un megastore su un terreno agricolo a La Loggia.
Le ragioni del No
Le spiega Michele Mellano, presidente di Coldiretti Torino, che a breve incontrerà l’assessore Lavolta: «Da un lato il Comune dice di voler incentivare le aree agricole, dall’altra vuole cancellarne una molto ampia e attiva: ci pascolano trenta mucche».
Mellano fa riferimento sia al progetto Torino Città da Coltivare sia alla delibera di iniziativa popolare del 2012, che prevede anche di impedire varianti urbanistiche, come quella che sarebbe necessaria in questo caso. Poi c’è la volontà di tutelare l’azienda dell’allevatore Luigi Frus, da mezzo secolo sui quei terreni.
Gli altri problemi
Intanto si sta accertando che l’area non sia esondabile. Inoltre Frus ha un contratto d’affitto col Comune. Le verifiche sulla sua scadenza sono in corso e questo potrebbe essere un ostacolo, contando che definire le aree da destinare a campeggio è una corsa contro il tempo: per aprirle a inizio 2015, la partita va chiusa entro settembre.
Tanto più che, a fine mese, scade la concessione per il camping di Villa Rey, che non verrà rinnovata salvo improbabili ripensamenti della Sovrintendenza.
I residenti
In tanti ricordano che una ventina di anni fa riuscirono a bloccare il progetto di un parco acquatico.
«Ce la faremo anche sta volta» dice Biagio Chessari, uno degli anziani che cura il viale della frutta.
«Siamo venuti ad abitare qui anche perché sembra di stare in campagna: non vogliamo il campeggio» dice Fabrizio Cossu. Ma non tutti sono d’accordo: «Se organizzato bene, recintato, senza colate di cemento, non vedo perché no» dice Luigi Merlo.
(foto da La Stampa.it)