Il pascolo in via Servais non sarà sfrattato in vista dell’Expo 2015
Il Comune aveva stilato una lista delle possibili sedi dove realizzare i campeggi per i turisti nel 2015. Tra questi anche pascolo di 32 mila metri quadrati alle spalle della Pellerina. Ipotesi scartata dopo l’incontro in Comune con Coldiretti, che ha chiesto un dietrofront da La Stampa del 09.09.2014
09 September, 2014
di Fabrizio Assandri
Le mucche di via Servais possono continuare a ruminare indisturbate. Non saranno sfrattate dai camper in arrivo per l’Expo. Il Comune aveva stilato una lista delle possibili sedi dove realizzare i campeggi per i turisti nel 2015. Tra queste, peraltro la più grande, c’era il pascolo di 32mila metri quadrati alle spalle del parco Pellerina. Ipotesi scartata dopo l’incontro in Comune con Coldiretti, che ha chiesto un dietrofront. Il contratto d’affitto del terreno, di proprietà comunale, scade a novembre, ma sarà rinnovato per altri tre anni. «Siamo molto soddisfatti di aver messo al riparo quel campo» dice Michele Mellano, presidente di Coldiretti Torino. «La nostra priorità è salvaguardare l’attività economica del pascolo – conferma l’assessore Enzo Lavolta – e la destinazione agricola del terreno».
Le polemiche
Il pascolo è accanto agli orti urbani e al “viale della frutta”, un’area degradata recuperata grazie al lavoro degli abitanti. L’ipotesi che lo scorcio bucolico diventasse una piazzola aveva suscitato molte polemiche. Contro si erano schierati Pro Natura, Circoscrizione 4, associazioni del quartiere. In Comune i capigruppo di maggioranza, in primis Maurizio Trombotto e Guido Alunno, hanno chiesto al Comune di fare marcia indietro con un’interpellanza all’assessore Maurizio Braccialarghe. La difesa del suolo agricolo in città è previsto da una delibera di iniziativa popolare, che in teoria dovrebbe impedire varianti urbanistiche su quei terreni. La polemica è la stessa che vide scontrarsi Ikea e Provincia sul progetto del megastore su area agricola a La Loggia.
L’agricampeggio
Dal braccio di ferro con Coldiretti è venuta fuori però anche una proposta, per una realtà inedita in città, l’agricampeggio, peraltro prevista nel progetto Torino Città da Coltivare. Il Comune ha chiesto a Coldiretti di verificare se tra i suoi soci c’è qualcuno interessato a far coesistere l’attività agricola con quella turistica.«In linea col tema dell’Expo, il cibo» dice Lavolta. L’agricoltore così può scegliere. Ma Gino Frus, del pascolo di via Servais, fa sapere che lui è felice di continuare a far pascolare le sue mucche. Resta il nodo di trovare una sede per il campeggio, tanto più che a fine mese scade la concessione di Villa Rey. Pare ci siano difficoltà anche su un’altra delle sedi prescelte, via Pianezza.