Grattacielo Fuksas, , il Tar condanna la Regione
Massimiliano Fuksas, architetto del grattacielo in costruzione a Lingotto, nei giorni scorsi ha ottenuto dal Tar piemontese la condanna della Regione, colpevole di scarsa trasparenza amministrativa da La Stampa del 10.09.2014
10 September, 2014
di Massimiliano Peggio
Esulta l’archistar Massimiliano Fuksas che nei giorni scorsi ha ottenuto dal Tar piemontese la condanna della Regione, colpevole di scarsa trasparenza amministrativa.
Progettista del grattacielo in costruzione in zona Lingotto, Fuksas si aggiudica un primo round nella battaglia ingaggiata contro i vertici di Palazzo Lascaris per le modifiche apportate in corso d’opera all’edificio.
Di fatto, secondo il Tar, la Regione ha impedito all’architetto di esaminare il «cronoprogramma relativo alle varianti progettuali proposte dall’impresa appaltatrice» del grattacielo. Nel bacchettare Palazzo Lascaris, condannandolo anche a pagare le spese di giudizio a favore di Fuksas, i giudici hanno ribadito che l’accesso ai documenti amministrativi dev’essere sempre garantito, e gli enti pubblici non possono sindacare le intenzioni dei privati. Principio che consente agli avvocati di Fuksas di affermare che «la vittoria ottenuta conferma l’illegittimità e l’irragionevolezza del contegno assunto dalla Regione più volte denunciato dall’architetto». Di più: «L’esame dei documenti è finalizzato a verificare la regolarità delle varianti progettuali che, a fronte di irrisori risparmi di tempo (60 giorni) e costi (13.191,58 euro) hanno stravolto l’idea progettuale».