Roma, approvato nuovo PGTU: dal 2017 c'è il bonus mobilità
Cambiare le abitudini e i comportamenti dei romani e convincerli a lasciare l'auto a casa: questo l'obiettivo principale del nuovo PGTU approvato in Giunta che ora aspetta il vaglio finale dall'Assemblea Capitolina. Tra le misure più importanti: più TPL e bonus mobilità per entrare nell'anello ferroviario
20 September, 2014
Dopo aver acquisito il parere dei Municipi e le osservazioni dei Municipi, il nuovo Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU) messo a punto dall’Assessorato alla Mobilità ha avuto il via libera definitivo dalla Giunta Capitolina. Ora, il piano passa al vaglio finale dell’Assemblea Capitolina.
Presentato a dicembre 2013, il PGTU è strumento di programmazione a medio periodo e premessa strategica al PUM (Piano Urbano della Mobilità), il futuro sistema di infrastrutture a servizio della mobilità cittadina. Come più volte ricordato dall'assessore alla Mobilità Guido Improta, questo nuovo PGTU arriva dopo 15 anni, considerando che l'ultimo utilizzato a Roma è stato fatto nel 1999 e si limitava all'area urbana all'interno del GRA. Ma da allora, la città si è estesa, la popolazione che risiede fuori dal raccordo anulare è passata dal 18 al 26%, con un pendolarismo dalla provincia verso la città che, dal 2004 al 2012, è aumentato del 60%.
Obiettivo primario del piano è la riduzione del traffico privato all’interno dell’anello ferroviario. Per raggiungere lo scopo, tra le misure più importanti c'è sicuramente quella dell'ecopass che in questi giorni ha suscitato critiche e polemiche ma ha anche ricevuto apprezzamenti da parte delle associazioni ambientaliste. Secondo questa norma, l’ingresso all'interno dell'anello ferroviario di Roma sarà regolamentato, dal 1° gennaio 2017, dal “bonus mobilità”, sul modello di numerose città europee tra cui – in Italia – Milano. Finiti i bonus a disposizione, le vetture che vorranno entrare all'interno dell'anello ferroviario dovranno pagare. Gli effetti previsti: aumento del 6% dell'uso dei mezzi pubblici, dal 28,9% al 34,8%, con 34.000 spostamenti in più nell'ora di punta della mattina. Riduzione dell'uso dell'auto di quasi sette punti percentuali: dal 50% odierno al 43,3%. Riduzione dell'uso dei motoveicoli di 0,5 punti percentuali (- 3.000 spostamenti rispetto ad oggi in ora di punta, la mattina). Aumento di 1,3 punti percentuali degli spostamenti a piedi e in bicicletta (+7.500 rispetto alla situazione attuale). Infine, benefici economici per circa 600 milioni di euro l'anno, oltre a quelli ambientali. Sempre entro l’anello ferroviario, il piano prevede il blocco progressivo dei veicoli più inquinanti: stop alle auto euro 0 da novembre 2015, alle euro 1 a benzina ed euro 2 diesel da novembre 2016, alle euro 2 a benzina e alle euro 3 diesel da novembre 2017.
Secondo quanto spiegato da Guido Improta riguardo alle misure di regolazione, "il nuovo Pgtu prevede che entro il 30 giugno 2016 venga installato un presidio elettronico come quello in vigore a Londra o in altre città europee. Il ‘bonus mobilità’ scatterà dal 1 gennaio 2017: non si tratta di un ticket per entrare nell’anello ferroviario, non ci saranno casellanti, e l'obiettivo non è fare cassa ma cambiare i comportamenti dei cittadini. Riteniamo che al diritto alla circolazione - ha detto Improta - si debba sostituire quello alla mobilità. Per questo da gennaio 2017 sarà avviata una sperimentazione. Monitoreremo il comportamento della persone, ipotizzando uno strumento tecnologico per farlo, forse un telepass o un altro tipo di tecnologia. Tutto sarà gestito in via telematica. Non vogliamo stravolgere la vita delle persone né mettere sotto controllo due milioni e mezzo di cittadini, e se qualcuno vuole usare la macchina sette giorni su sette potrà farlo. Ma così saprà che procurerà un danno. Quindi fino ad un certo punto, fino a quando il suo bonus mobilità lo permetterà, lo potrà fare ma poi ipotizziamo che sarà penalizzato anche in modo economico in un modo simile a quanto avviene oggi con i varchi ztl".
E all'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno che su Twitter ha scritto "Il problema traffico per @ignaziomarino si risolve con un esproprio ai romani. #noticket per entrare a Roma. Pronti a #sfondarevarchi", ha risposto il vicesindaco Luigi Nieri: "Gianni Alemanno cercherà invano varchi da sfondare e pedaggi da pagare perché nulla di tutto ciò è previsto dal PGTU approvato in giunta. Il piano votato oggi prevede una riorganizzazione complessiva della mobilità cittadina con un forte rilancio del trasporto pubblico. Una pianificazione che mancava da anni. Evidentemente Alemanno preferisce una città soffocata dal traffico e dallo smog”. E anche Improta non ha fatto mancare la sua risposta: "Sull'anello ferroviario non ci saranno casellanti o varchi che potranno essere abbattuti da chi non ha altro da fare".