Smog, ricominciano gli sforamenti, ma molte città hanno già superato i 35 giorni
Milano, Torino, Parma, Reggio Emilia: assieme all’autunno è tornato in città anche il PM10, che negli ultimi giorni ha ricominciato a far registrare sforamenti in varie città della Pianura Padana, facendo superare i 35 giorni di limite anche ad alcune “sopravvissute” ai primi mesi del 2014
29 September, 2014
A Milano la denuncia è arrivata dal Presidente di Legambiente Lombardia Damiano Di Simine, che superati i quattro giorni consecutivi di superamento del Pm10 ha commentato : “Non ci sono alibi, l’aria insalubre che stiamo respirando da giorni è il risultato delle emissioni di tubi di scappamento di auto e camion, e l’avvertimento è rivolto anche ai politici, che fino ad oggi avevano goduto di una lunga tregua grazie a due annate climatiche insolitamente piovose: la strada per il risanamento dell’aria padana è ancora lunghissima, e il fronte su cui occorre concentrare gli sforzi è proprio quello della mobilità e del traffico”.
La prima ondata di Pm10 dell’autunno è cominciata venerdì 26 settembre in Lombardia, e ha investito progressivamente anche Torino , che aggiunge così due nuovi sforamenti ai 38 già accumulati. Ma ancora prima di Milano, le micropolveri sono tornate nelle città emiliane. Tra queste Parma, che ha superato così i 35 giorni di limite, raggiungendo anche i 70 mcg/m3, un “picco” piuttosto alto per essere appena a fine settembre. Lo sottolinea anche il blog ambientale Sporco Diario, che ci invia l’ultimo post pubblicato: “Il taglio del nastro è avvenuto il 20 settembre, ma nessuno se n'è accorto.
In quella data Parma ha raggiunto il numero di sforamenti (35) consentiti per legge per un intero anno solare.Ed oggi siamo arrivati a 37 sforamenti, mentre restano ancora 3 mesi da conteggiare. E come al solito è Parma che primeggia in tutta l'Emilia Romagna, aggiudicandosi il peggior risultato in termini di concentrazione di inquinanti. Se la soglia da non superare è 50 microgrammi di particelle per metro cubo di aria, il nostro capoluogo ha dato il meglio di sé collocando sabato scorso l'asticella a 70 microgrammi. Fuori limite anche domenica (64 µg/m3), e lunedì con 52 microgrammi. Il mix di inquinanti è il solito che attanaglia le città e la pianura padana: traffico veicolare in particolare, ma anche impianti industriali troppo impattanti per un territorio morfologicamente inadatto a difendersi dallo smog”. (Segue a questo link, Aldo Caffagnini). Relativamente bene invece il resto dell'Emilia Romagna - a parte Reggio Emilia, anch'essa fuori legge - dove, ricordiamo, da una settimana sono rientrati in vigore i provvedimenti antismog stagionali.
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