Rifiuti, Ama Roma: 8 milioni per cassonetti hi tech e raccolta di pannolini
Dai cassonetti hi tech alla raccolta porta a porta dei pannolini: ecco i 4 progetti di Ama Roma, dal valore di 8 milioni di euro, per partecipare a Life 2014, programma di finanziamento europeo per l'ambiente 2014-2020
13 October, 2014
Più tecnologia, efficienza, riciclo dei materiali e attenzione ai lavoratori: questo al centro dei 4 progetti da 8 milioni di euro complessivi presentati la scorsa settimana in Commissione Politiche Comunitarie di Roma Capitale per partecipare a "Life 2014", il programma di finanziamento europeo per l'ambiente 2014-2020.
“Il tema dei programmi europei è strategico, ancora di più nel momento in cui non ci sono risorse in bilancio. Dobbiamo partecipare con progetti credibili e vincere questi bandi recuperando in Europa importanti fondi per innovazione e sperimentazione. In questi mesi abbiamo lavorato sui bandi del progetto "Life 2014", costruendo con l'ufficio Europa una rete nei vari dipartimenti”, ha detto l'assessore all'Ambiente Estella Marino. “Io, come gli altri assessori, ci stiamo confrontando con l'ufficio centrale, lavorando inoltre a progetti sulla resilienza per modificare gli impatti degli shock ambientali, sulla mobilità e sull'impatto delle alberature e del verde sugli inquinamenti da traffico”
Ecco nel dettaglio i 4 progetti presentati.
Il primo progetto, da 1,8 milioni di euro, è una raccolta differenziata porta a porta di rifiuti derivanti dall'uso di assorbenti sanitari per la persona, ossia i pannolini. Ogni anno circa 50.000 tonnellate di assorbenti igienici finiscono tra i rifiuti indifferenziati e potrebbero essere raccolti in modo mirato consentendo di separare la materia organica dalla plastica e dalla cellulosa.
Il secondo progetto, dal valore di 2,9 milioni, prevede l'impiego di "un mulino trituratore ad alta intensità" per ridurre i volumi delle 400.000 tonnellate di rifiuti che ogni anno vengono trasportate fuori dal territorio di Roma, diminuendo così il numero dei camion necessari per il trasporto.
La terza iniziativa, da 3 milioni di euro, riguarda la sperimentazione di cassonetti hi-tech, cioè capaci di riconoscere e separare i materiali. Con questo sistema sarà già il cassonetto a separare plastica e alluminio, rendendoli pronti per il trattamento, con un notevole miglioramento rispetto all'attuale separazione.
Il quarto progetto, da 300.000 euro, che si sta portando avanti con Confindustria e Inail, riguarda il monitoraggio delle condizioni dei lavoratori. Il lavoro del netturbino è usurante, vogliamo porre attenzione alle ricadute sulla salute con uno uno studio per individuare i fattori di rischio in modo da attare le misure di prevenzione e di tutela necessarie.