Dalla raccolta stradale al porta a porta, ecco come si differenzia la carta a Torino
A Torino la raccolta differenziata di carta e cartone è gestita da Amiat e Cartesio attraverso il servizio di raccolta stradale e "porta a porta". Tuttavia ancora molti dubbi esistono sulle modalità di conferimento
14 October, 2014
Le Cartoniadi si avvicinano, eppure molti dubbi ancora esistono sul funzionamento della raccolta differenziata della carta, sulle diverse modalità di raccolta e sulla differenza tra i vari cassonetti per la carta presenti nelle vie della città.
Allo stato attuale, in tutta la città di Torino è possibile conferire correttamente i rifiuti cartacei in tre modi diversi: si possono buttare nei cassonetti "tradizionali" presenti in strada, quelli grandi di metallo con il coperchio giallo e le due finestrelle rettangolari; si possono conferire nei contenitori condominiali, nei cestini gialli bassi posti solitamente sotto le cassette delle lettere oppure nei bidoni alti e stretti di colore giallo (oppure giallo e marrone) che si trovano nei cortili; in terzo luogo le attività commerciali possono depositarli fuori dal negozio in giorni e orari prestabiliti.
La seconda modalità di raccolta, in gergo tecnico chiamata internalizzata e comunemente nota come “porta a porta", è gestita dalla cooperativa Cartesio per conto di Amiat. È un metodo più capillare dello stradale, dato che si occupa di gestire i materiali cartacei a livello condominiale.
I cestini gialli sotto la cassetta delle lettere sono destinati soprattutto al materiale cartaceo di posta e pubblicità, ma possono essere tranquillamente utilizzati anche per i rifiuti cartacei domestici. Così come i bidoni gialli nei cortili, che in alcuni casi particolari possono essere posti su esplicita richiesta nei pressi dello stabile. Entrambi vengono svuotati settimanalmente seguendo un calendario prestabilito.
In tutta la città qual è la diffusione del "porta a porta" per la carta? Non è possibile dare una risposta precisa, perché il servizio è attualmente attivo in tutte le dieci circoscrizioni della città ma non in maniera omogenea.
Una parte di Torino usufruisce infatti del cosiddetto “porta a porta spinto”, in cui la progressiva eliminazione da parte di Amiat dei cassonetti stradali ha lasciato spazio ai bidoni condominiali, distribuiti dall'azienda a seconda degli abitanti degli stabili e delle relative necessità. Si parla di circa 450 mila cittadini. Campidoglio e Crocetta ad esempio sono due quartieri organizzati in questo modo, in cui quindi non c'è altra alternativa che la raccolta condominiale per conferire correttamente la carta differenziata.
Per quanto riguarda i restanti 550 mila torinesi, residenti nelle zone più centrali della città dove rimangono i cassonetti stradali, Cartesio interviene comunque con il porta a porta proponendo ai condomini cestini e bidoni. Gli amministratori non sono costretti a riceverli e infatti capita che qualcuno decida di farne a meno.
Come informa Cartesio, attualmente in tutta la città di Torino sono intorno ai 1000 i condomini su circa 15mila, secondo una stima fatta da Eco dalle Città, che non usufruiscono del servizio di raccolta “porta a porta” per la carta. E i motivi sono diversi. A casi in cui il servizio non è attivo per decisione degli amministratori di condominio (per motivi puramente estetici o perché non c'è sufficiente spazio per posizionare i cestini), si affiancano i casi in cui il servizio non viene accolto perché davanti al portone del proprio condominio è già presente il cassonetto per la raccolta stradale di carta, come per esempio in alcune vie del quartiere Vanchiglietta. Non solo, può accadere anche che il servizio, seppur attivato, sia stato sospeso perché i cestini sono stati utilizzati dagli inquilini del condominio erroneamente, ovvero, per conferire rifiuti di materiali diversi da carta e cartone.