I rifiuti di Genova finiranno nell'inceneritore del Gerbido
Il presidente Burlando ha chiesto aiuto a Chiamparino per risolvere l'emergenza legata all'alluvione: per due mesi 47 camion faranno la spola fra Torino e la Liguria da La Repubblica del 20/10/2014
19 October, 2014
di Gabriele Guccione
Genova chiama e il Piemonte risponde, accettando di fare da polmone per i rifiuti della Superba, che finiranno nell’inceneritore del Gerbido e, in parte, nelle discariche di Cuneo e Asti. Con la mega discarica di Scarpino al limite, la Liguria è a un passo dall’emergenza rifiuti: per scongiurare il rischio, il presidente ligure Claudio Burlando ha chiesto una mano a Sergio Chiamparino, il quale ha dato il via libera all’importazione. La conseguenza: da oggi, e fino alla fine dell’anno, 47 camion faranno la spola dal capoluogo ligure a Torino e negli altri siti individuati. Trasporteranno 700 tonnellate di rifiuti al giorno. La maggior parte finiranno bruciati al Gerbido, il resto verrà scaricato a Cuneo e ad Asti. La Liguria ha chiesto di poter stoccare fino a 50mila tonnellate in tre mesi, ma alla fine gli impianti piemontesi riusciranno a coprire soltanto l’80 per cento del fabbisogno, lasciando fuori 10mila tonnellate.
Già così non è stato facile. A Torino si è dovuto “fare spazio”, per permettere all’inceneritore di arrivare ad accogliere 25mila tonnellate. L’impianto ha un limite di 421mila tonnellate all’anno imposto dall’autorizzazione ambientale che avrebbe consentito di prenderne da Scarpino un massimo di 15mila. Allora l’Autorità dei rifiuti ha deciso, con una delibera approvata giovedì, di “fare spazio” spostando la differenza sulle discariche di Pinerolo e Cassagna. Un mezzo passo indietro, dato che il bacino di Pinerolo e il Cidiu, il consorzio della zona Ovest, avevano iniziato a dismettere i due impianti e a conferire due terzi della loro spazzatura al Gerbido. In questi tre mesi torneranno, insomma, ad utilizzare per il 100 per cento dei loro rifiuti le due discariche. «Se non ci fosse stata l’alluvione — ragiona il presidente dell’Ato Rifiuti, Paolo Foietta — avremmo avuto qualche remora in più a intaccare le discariche, anche se per 10mila tonnellate. In questo contesto, però, sembrava doveroso un apporto di solidarietà. In fondo, quelle quantità non inficiano sulla programmazione: le discariche del Torinese avranno ancora 5 anni di autonomia rispetto alle 80mila tonnellate tagliate fuori dalla portata dell’inceneritore».
Le altre 15mila tonnellate provenienti da Genova che non saranno smaltite al Gerbido finiranno ad Asti, Cuneo e in minima parte a Biella e Vercelli. Ma cosa succederà a fine anno, quando scadranno i tre mesi di “ospitalità”? Si conta che Scarpino torni in parte operativa, dopo i lavori di messa in sicurezza. Ma, prima di eventuali proroghe, si chiederanno tempi certi sul ritorno all’autosufficienza della Liguria. Smaltire i propri rifiuti a Torino, ai genovesi costerà più caro che ai torinesi: 114 euro a tonnellata, contro 107. La plusvalenza (100mila euro) non finità nelle casse di Trm, ma sarà destinata alle opere di compensazione ambientale, come il piano di monitoraggio sanitario sulla popolazione che vive attorno al Gerbido, per cui mancano ancora delle risorse.