Da Malagrotta a verde pubblico: ecco la “Nuova Centralità Massimina”
Un progetto di riqualificazione che porterà respiro – e una nuova fermata della ferrovia Roma-Civitavecchia - là dove sorgeva la discarica di Malagrotta, chiusa un anno fa: “Nuova Centralità Massimina” si pone l’obiettivo di ridefinire una struttura urbana policentrica, sostenibile ed accessibile”
21 October, 2014
Dopo Malagrotta, arrivano il verde, la ferrovia FM5, abitazioni ecosostenibili. Questo è il restyling cui sarà sottoposta la zona di Massimina, nella periferia ovest di Roma (XII Municipio) con “Nuova Centralità Massimina”, un progetto di riqualificazione e trasformazione urbana importante e atteso dai cittadini che hanno partecipato alla realizzazione attraverso un percorso partecipato e condiviso. La presentazione del progetto è avvenuta in Campidoglio alla presenza di Giovanni Caudo, assessore alla Trasformazione Urbana, e il presidente del Municipio XII, Cristina Maltese.
Massimina è un'area di 112 ettari racchiusa tra la ferrovia Roma-Civitavecchia e la via di Casal Lumbroso, la via Aurelia e il Raccordo Anulare (GRA), che tuttavia fino ad oggi non è stata valorizzata a causa della discarica di Malagrotta e l'assenza di servizi nella borgata. L'intervento prevede una nuova urbanizzazione che si svilupperà in continuità con il territorio della borgata già esistente con l’insediamento di circa 2.750 nuovi abitanti in aggiunta agli attuali 10.000. “In linea con la strategia urbanistica del Piano di Roma, di integrazione e di riequilibrio urbano e metropolitano – ha spiegato l'assessore Caudo - la Centralità si pone l’obiettivo di ridefinire una struttura urbana policentrica, sostenibile ed accessibile”.
Gli obiettivi strategici primari dell'intervento Nuova Centralità Massimina sono tre:
- la riqualificazione della borgata e la sua trasformazione in vero e proprio quartiere autosufficiente;
- la realizzazione di una nuova fermata della FM5, che consentirà di raggiungere in pochi minuti il centro di Roma, incrociando la “linea A” della metropolitana e la FM3 a Valle Aurelia, la “linea B” e la futura “linea D”;
- la connessione del quartiere con la grande viabilità di collegamento.
“Teniamo particolarmente a questo intervento, che dà priorità alla riqualificazione sostanziosa e importante dell'esistente”, ha dichiarato Caudo. “Proprio per questo ci sono alcuni elementi specifici di questa centralità in cui abbiamo evitato di ripetere gli errori del passato. Prima di dare il via ci siamo accertati tramite la Regione che la nuova fermata della Fm5 fosse assunta all'interno del contratto di servizio: è prevista e sarà in funzione quando il quartiere comincerà a vivere”. Niente sorprese impreviste, dunque.
La riqualificazione sarà inoltre caratterizzata dalla presenza delle scuole, un centro civico, un centro sportivo e una una piscina che si svilupperanno attorno al grande parco urbano che sorgerà nell’area ora occupata da una cava dismessa, realizzando così il Piano di Recupero Ambientale già in corso di avanzata attuazione.
La realizzazione della Centralità Massimina ha un costo complessivo di 510 milioni di euro e si prevedono ricadute occupazionali di 100 addetti (in media) per anno, per 6 anni, nei cantieri per la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria, 250 addetti (in media) per anno, per 10 anni, nei cantieri per la realizzazione di opere di edificazione sia residenziali che commerciali. Inoltre il centro commerciale ultimato darà lavoro a 860 persone, mentre la parte direzionale occuperà, a pieno regime, personale per circa 4.500 unità. Secondo l'Assessore Giovanni Caudo inoltre, dal progetto di Massimina potrebbe trarre beneficio anche il parco dell'Appia Antica, una parte del quale sarà liberata, tramite compensazione, dall'edificazione del comprensorio di Tor Marancia.
L'intervento urbanistico, assicurano assessore e presidente di municipio, non sarà ad altà densità e rispetterà i parametri fissati dal programma europeo Horizon 2020.