Fare Verde Onlus aderisce alla campagna "Blocca lo Sblocca Italia"
L’associazione Fare Verde Onlus, aderisce alla campagna nazionale denominata “Blocca lo Sblocca Italia” e denuncia i danni all’ambiente che saranno provocati dal cosiddetto decreto “Sblocca Italia” ideato dal Governo Renzi. Ecco il comunicato
24 October, 2014
“È un’aggressione all’ambiente senza precedenti – dichiara il presidente nazionale di Fare Verde Onlus avvocato Francesco Greco - un provvedimento che condanna l’Italia all’arretratezza di un’economia basata sul consumo intensivo di risorse non rinnovabili e concentrata in poche mani”. Con queste parole l’associazione ambientalista Fare Verde condanna il cosiddetto Decreto “Sblocca Italia” varato dal Governo Renzi il 13 settembre scorso e che in questi giorni è in approvazione al Parlamento.
“Con questo decreto, qualsiasi area urbana potrà essere definita dal Consiglio dei Ministri “di interesse nazionale”. A quel punto scatterà un commissariamento automatico che toglierà potere alle autonomie locali, potendo riscrivere qualsiasi regola per quel territorio. Nel decreto spuntano inoltre incentivi e commissari per nuove attività edificatorie. Sarà un bel regalo ai costruttori con enormi sgravi fiscali ai costruttori di autostrade.
Invece di valorizzare il settore turistico ed eno-gastronomico, per il governo Renzi diviene strategico il comparto idrocarburi. In pratica, profitti per pochi, trivelle e cambiamenti climatici per tutti. È incentivata la costruzione di altri inceneritori invece del riutilizzo e riciclaggio dei rifiuti. L’articolo 35 del decreto affida alle ciminiere degli inceneritori la gestione dei rifiuti, impianti che diventano anch’essi di interesse strategico nazionale. In Italia esistono già 55 inceneritori che guarda caso, proprio grazie alla differenziata e al riciclo, hanno difficoltà a reperire “materia” da bruciare. Infine, si realizza la privatizzazione dell’acqua andando contro il voto espresso nel referendum da 26 milioni di italiani.”
Finora all’appello contro lo “Sblocca Italia” hanno aderito 200 realtà territoriali. Sono associazioni, movimenti, comitati e amministrazioni comunali, come quelli dell’Associazione Comuni Virtuosi, che negli anni con un lavoro e un confronto continuo dal basso assieme a tanti altri cittadini hanno contribuito a svelare scandali, prevenire disastri, proporre soluzioni e cercare di salvare quello che è rimasto del Belpaese, divorato dagli interessi di chi viene premiato da questo Decreto. “Siamo al fianco delle popolazioni locali – conclude il presidente di Fare Verde Onlus – e dei comitati locali per dare ancora più vigore a una battaglia di civiltà, in difesa delle bellezze della nostra Italia”.