A2A: emissioni del termovalorizzatore di Acerra "ampiamente sotto i limiti"
I dati sono relativi ai primi nove mesi del 2014. A2A dichiara che il termovalorizzatore di Acerra ha lavorato al 100% della sua capacità produttiva, confermando elevati standard di efficienza e fornendo un "fondamentale contributo al ciclo dei rifiuti in Campania". Nel 2014 ottenuta la Registrazione EMAS
29 October, 2014
A2A ha comunicato i dati dei primi nove mesi 2014, relativi alle emissioni del termovalorizzatore di Acerra, dichiarandoli "ampiamente al di sotto dei limiti imposti dall’Autorizzazione Integrata Ambientale:
• - 89% di polveri
• - 76% di ossido di carbonio
• - 37% di ossido di azoto
• - 97% di ossidi di zolfo
• - 99,9% di mercurio
• - 99,7% di diossine e furani
E' stata inoltre "evitata l’emissione di circa 100mila tonnellate di CO2 e il consumo di 90mila tonnellate equivalenti di petrolio e il ricorso ad altri combustibili fossili: idrocarburi, gas o carbone". 515mila le tonnellate di rifiuti trattate e 436milioni i kWh di energia elettrica prodotti (pari al fabbisogno per nove mesi di oltre 200 mila famiglie)."
I dati sono relativi ai primi nove mesi del 2014, il termovalorizzatore di Acerra ha lavorato al 100% della sua capacità produttiva, confermando gli elevati standard di efficienza raggiunti e "fornendo un fondamentale contributo al ciclo dei rifiuti in Campania".
A2A precisa che i dati delle emissioni in atmosfera, sono costantemente registrati da un doppio sistema di monitoraggio in grado di garantire le rilevazioni senza alcuna interruzione, e confermano valori ampiamente al di sotto dei limiti imposti dalle normative europee e anche di quelli, molto più stringenti, fissati dall’Autorizzazione Integrata Ambientale, che regolamenta il sito di Acerra.
Grazie alle migliori pratiche adottate nella gestione dell’impianto a protezione dell’ambiente, nel 2014 il termovalorizzatore ha ricevuto anche la Registrazione EMAS.
Il termovalorizzatore di Acerra, che tra l'altro garantisce l’occupazione a circa 120 dipendenti diretti e circa altrettante risorse grazie all’indotto generato, anche nel 2014 ha aperto le porte ai tecnici alle associazioni ambientaliste e di categoria, ai comitati civici locali, a movimenti politici e agli studenti che hanno manifestato la volontà di conoscere in maniera più approfondita una realtà complessa come l’impianto di Acerra. Nel corso dell’anno scolastico 2013/14 sono stati 3.250 gli studenti che hanno visitato l’impianto, accompagnati da 250 docenti.