“Sulla metro meno bici e più sicurezza”
"Otto biciclette a settimana sulla metropolitana, con i proprietari assistiti da nove operatori Gtt" Dopo i vandalismi la protesta di alcuni dipendenti Gtt - da La Stampa del 03.11.2014
03 November, 2014
di Claudio Laugeri
Otto biciclette a settimana sulla metropolitana, con i proprietari assistiti da nove operatori Gtt. Il «servizio sperimentale» introdotto all’inizio dell’estate (solo la domenica mattina) si sta rivelando un «flop»: rende 50 centesimi a bicicletta, quattro euro a settimana, sedici al mese. Ma ne costa almeno 100-120 per ciascun addetto, poco meno di 1.100 a settimana, 4.400 al mese. «Si tratta di dipendenti che vengono a lavorare in straordinario ed è giusto che vengano retribuiti in questo modo - spiega Salvatore Russo, sindacalista Ugl -. Ma questo non significa che quei soldi non potrebbero essere spesi meglio».
La richiesta dei sindacati
«Potremmo rinnovare le polizze assicurative per coprire gli infortuni agli assistenti alla clientela impegnati nei controlli, oppure per apparecchiature obliteratrici sui bus compatibili con quelle della metro, per evitare abusi» sostiene Damiano De Padova, sindacalista Ugl del settore controllori.
L’azienda predica cautela: «Certo, i numeri non sono esaltanti, ma il periodo di sperimentazione non è ancora finito. È questione di qualche settimana, poi valuteremo il progetto con l’Agenzia della mobilità metropolitana», smorza il presidente di Gtt, Walter Ceresa. Ma i sindacati insistono: «Quelle risorse potrebbero essere utilizzate per migliorare la sicurezza. Andrebbero sempre a dipendenti Gtt, ma servirebbero a garantire che la gente paghi il biglietto, magari anche a ridurre gli atti vandalici. Con un’azione più incisiva in questa direzione, l’azienda risparmierebbe soldi, addirittura potrebbe incrementare le entrate riducendo il numero di abusivi».
Contro i vandali
«Per noi, la sicurezza è una priorità - ribatte il presidente Ceresa -. E intendiamo perseguire l’obiettivo con determinazione». Il primo passo sarà introdurre «un turno supplementare di operatori sulla linea metropolitana nelle notti del fine settimana». Resteranno in servizio fino alle 2, viaggiando sulla linea avanti e indietro. Ma il potenziamento della vigilanza, rileva il presidente di Gtt, «non potrà comunque sostituire l’apporto delle forze dell’ordine. Anche perché, davanti a gruppi di scalmanati, come avvenuto l’altra notte (la sera di Halloween, quando a decine si sono riversati in metropolitana, danneggiando due fermate e bloccando la linea per due volte, ndr), che cosa possono fare i nostri operatori? Soltanto avvertire polizia o carabinieri».
Sul fronte sicurezza, un’altra novità riguarda la linea 69, che costeggia il campo nomadi di strada dell’Aeroporto. Da oggi verranno intensificati i controlli: «Sull’autobus saliranno soltanto le persone con il biglietto. Certo, sarebbe bello riuscire a fare lo stesso su tutte le linee, possiamo valutare di studiare la situazione, ma non è facile», ragiona Ceresa.
E le biciclette? Ha senso proseguire un esperimento così poco redditizio? «Non faccio politica, amministro un’azienda di trasporti - risponde Ceresa -. Sono più preoccupato dal mancato pagamento dei chilometraggi fatti. Certo, tutte le risorse sono preziose. L’unico problema che non abbiamo è di come spendere i soldi. Per le biciclette, vedremo».