Eternit, Wwf dopo la prescrizione: "A rischio i processi per disastro ambientale"
Si è concluso con la prescrizione del reato il processo Eternit in Cassazione contro lo svizzero Stephan Schmidheiny, già condannato in Corte d’Appello a Torino a diciotto anni di reclusione per disastro doloso ambientale permanente. Il Wwf : "sentenza che rischia di inficiare tutti i prossimi processi che si faranno in Italia per disastro ambientale e di vanificare decenni di sforzi compiuti nella legislazione in materia"
20 November, 2014
Un pericolosissimo “Cavallo di Troia” che rischia di inficiare tutti i prossimi processi che si faranno in Italia per disastro ambientale e di vanificare decenni di sforzi compiuti nella legislazione ambientale per garantire la sicurezza e la salute dei cittadini.
Il WWF, presente in aula come Parte civile fin dal dicembre 2009, data di inizio del processo, giudica così la richiesta avanzata oggi dal Procuratore Generale della Cassazione che si è pronunciato sulle morti provocate dalle fibre di amianto nell’ambito del processo contro il gigante multinazionale “Eternit”. Il Procuratore ha infatti chiesto di chiudere con un annullamento senza rinvio la condanna inflitta all'unico imputato rimasto perchè il reato di disastro ambientale doloso si è prescritto e inoltre ha dichiarato che “le morti provocate dalla fibre di amianto non rientrerebbero nel concetto di disastro”.
Per il WWF è assurdo far passare questi concetti visto il disastro ambientale e sanitario, i danni ambientali e le sofferenze umane inenarrabili in un’area molto vasta che ha interessato Casale Monferrato e 48 comuni limitrofi con oltre 2000 vittime accertate dall’esposizione all’amianto ed un indeterminato numero di lavoratori e popolazione colpita . La richiesta è ancora più grave dato che gli ‘effetti della condotta’ di quell’azienda devono ancora venire essendo l’amianto un killer silenzioso “a lunga gittata”, come è stato ben spiegato sia nel processo di primo grado che in Corte di Appello.
Ci affidiamo ancora una volta alla Magistratura perché faccia giustizia e non si limiti ad applicare asetticamente il “diritto” e chiediamo al Parlamento e Governo che modifichino le leggi sui reati ambientali approvando finalmente la riforma del codice penale sui “Delitti ambientali“ (proprio oggi in discussione alla Commissione Giustizia del Senato) ed avviino un serio piano di bonifiche delle aree contaminate dall’amianto con gli adeguati finanziamenti.
Il WWF ricorda che si tratta del più grande processo in tema di sicurezza del lavoro e di inquinamento ambientale provocato da amianto mai celebrato in Europa.
(foto fanpage.it)
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