“Bicocca fa la differenza”. Per l'università milanese l'obbiettivo è una raccolta differenziata al 70%
Il polo universitario Milano-Bicocca vara un nuovo sistema di gestione dei rifiuti: via i cestini, 500 isole ecologiche dotate di QR Code per il monitoraggio, erogatori di acqua potabile e borracce per gli studenti. L'obbiettivo è una raccolta differenziata al 70% e un risparmio sui servizi di pulizia di circa 90 mila euro
27 November, 2014
Sono quattro i punti fondamentali del progetto di gestione dei rifiuti che l’Università di Milano-Bicocca ha chiamato “Bicocca fa la differenza”: eliminare i cestini della raccolta indifferenziata dagli uffici e dalle aree comuni, creare isole ecologiche, introdurre erogatori di acqua potabile, realizzare un sistema di monitoraggio digitale dei rifiuti.
Il progetto di ottimizzazione della raccolta differenziata, ha calcolato il polo universitario milanese, comporterà un risparmio sui servizi di pulizia di circa 90 mila euro all’anno.
Il progetto è stato presentato il 26 novembre presso la Galleria della Scienza, dove sono state posizionate le isole ecologiche, installati gli erogatori dell’acqua e ricostruiti due uffici di dimensioni reali dai quali sono stati eliminati tutti i cestini per spiegare come funziona il nuovo sistema di gestione dei rifiuti e quali sono le novità per studenti e dipendenti dell’Ateneo.
Il nuovo sistema porterà all’installazione su ogni piano di isole ecologiche per conferire vetro, plastica e indifferenziato e consentirà di raggiungere il 70 per cento di raccolta differenziata, riducendo le emissioni di CO2 di circa il 50 per cento. Le isole ecologiche saranno 500. Negli uffici rimarrà esclusivamente il contenitore della carta.
Le isole ecologiche, dotate di QR code, saranno monitorate dagli stessi utenti che con l’applicazione mobile PolApp, sviluppata dal Geomatic Laboratory del Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e del Territorio e di Scienze della Terra, potranno inviare “alert” sulla correttezza della differenziazione dei rifiuti e sul livello di riempimento.
Il nuovo sistema di gestione dei rifiuti è stato sviluppato dal Centro di Ricerca POLARIS del Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e del Territorio e di Scienze della Terra, in collaborazione con la Direzione generale e l'area Risorse immobiliari dell’Ateneo che si occupa della gestione logistica del Campus.
Al progetto hanno collaborato AMSA per la cartellonistica e gli aspetti logistici della gestione dei rifiuti e il consorzio Comieco che ha fornito 500 contenitori per la carta. I consorzi Corepla (Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclaggio e il recupero degli imballaggi in plastica), CoReVe (consorzio recupero vetro), CiAl (consorzio imballaggio alluminio), Ricrea (Consorzio nazionale riciclo e recupero imballaggi acciaio) sono stati costantemente presenti nelle fasi di realizzazione del progetto.
Anche il consumo della plastica, grazie all’installazione nel Campus di 40 erogatori di acqua potabile filtrata liscia e gassata, diminuirà sensibilmente. A studenti e personale saranno fornite gratuitamente borracce in acciaio, ricaricabili agli erogatori, con una conseguente riduzione del 30 per cento del numero di bottigliette di plastica e del 30 per cento delle emissioni di C02.
Il progetto “Bicocca fa la differenza” è partito con il monitoraggio della produzione dei rifiuti. Per un anno sono stati pesati e analizzati i rifiuti prodotti nei quattro edifici di Piazza della Scienza. I ricercatori del POLARIS hanno calcolato che nei 4 edifici la produzione annua è di 56.000 chili, di questi la carta è pari al 14,6 per cento, la plastica al 7,5 per cento e il vetro al 3,2 per cento. L’indifferenziato è pari a 73 per cento.
L’introduzione delle isole ecologiche ha portato la raccolta differenziata della carta al 50 per cento, della plastica al 15 per cento e del vetro al 5 per cento. L’indifferenziato si riduce al 30 per cento. Quindi la raccolta differenziata dal 27 per cento è arrivata al 70 per cento.