Comune-Sovrintendenza intesa per il parcheggio di piazza Gran Madre
Le rampe non saranno più sulle vie ma dietro la chiesa Resta la contrarietà del comitato: “L’opera non si deve fare”. Repubblica Torino del 27.11.2014
27 November, 2014
di Diego Longhin
ORMAI sembrava finito nel dimenticatoio. Un progetto morto, per la gioia del comitato Borgo Po che si era messo di traverso: 1.300 firme per sostenere che il parcheggio sotterraneo in piazza Gran Madre, dietro la chiesa, non era cosa da farsi. Un problema di rampe di accesso e uscita, posizionate su via Lanfranchi e su via Villa della Regina. Posizione che aveva indotto lo stesso sindaco Piero Fassino a dire: «Va bene, se è così lasciamo perdere». Ora è risorto.
L’assessore alla Viabilità, Claudio Lubatti, ha spiegato che la delibera, rivista e corretta, andrà avanti. Cosa è cambiato? Il Comune ha trovato un accordo con la Sovrintendenza: le rampe non saranno più sulle vie, ma nella piazza dietro la Gran Madre. «Così si supera l’obiezione principale dei residenti — sottolinea l’assessore — cioè il rischio che il parcheggio si possa allagare». Il progetto prevede la pedonalizzazione dell’area dietro la chiesa, in continuità con la chiusura al traffico di via Monferrato. Il parking sarà un po’ più piccolo: 100 posti a rotazione e 70 ad uso privato. Il costo? Sempre attorno ai 6 milioni. Il tutto senza un soldo del Comune: il diritto di superficie sarà dato a privati che gestiranno la struttura per 90 anni. «Sono cambiate le condizioni rispetto a quando il sindaco aveva sospeso il progetto facendo sue le perplessità dei residenti — dice Lubatti — dopo un anno di lavoro siamo riusciti ad arrivare ad una modifica importante».
La lettera con cui la Sovrintendenza dà il suo benestare è di ottobre 2013. Nella missiva si fa però presente che sarebbe opportuno togliere la rotatoria tranviaria, dove passa il tram 13, attorno alla Gran Madre. I binari per ora rimarranno. «C’è una domanda di trasporto pubblico a cui dobbiamo rispondere — replica Lubatti — c’è un’ipotesi che prevede il capolinea del 13 tram in corso San Maurizio e in piazza Gran Madre un capolinea bus. Vedremo. Non possiamo lasciare sguarnita la zona». I binari per ora restano.
Le rampe si sono spostate, ma il «no» del comitato Borgo Po rimane, nonostante il parere favorevole del presidente della Circoscrizione 8, Mario Cornelio Levi. «Non è che se metto l’accesso e l’uscita in piazza il parcheggio non si allarga più — dice il numero uno del Comitato Paolo Pisotti — l’acqua scende sempre dall’alto verso il basso, dalle falde della collina. Poche settimane fa si è aperta una voragine davanti a casa della Littizzetto in via Villa della Regina». Pisotti vuole capire la posizione di Fassino: «Prima dice che non si fa e ora cambia idea. È stato folgorato come San Paolo? Non è cambiato nulla di sostanziale». Al comitato non interessa nemmeno la riqualificazione: «Hanno parlato di zona pedonale con lastre di pietra di Luserna, peccato che sia Luserna che viene dalla Cina, mentre storicamente piazza Gran Madre è ricoperta di ciottoli di fiume. E gli esercenti di via Monferrato non sono d’accordo con la chiusura al traffico». Dalla loro i residenti hanno il tempo. Si vedrà il cantiere, se tutto va bene, nel 2016. Giusto per le elezioni: dallo studio di fattibilità si deve passare al progetto, che verrà rivisto dalla Sovrintendenza, poi il bando per assegnare l’area. Senza dimenticare i quasi sicuri ricorsi al Tar.