Bike Pride e Opossum, una collaborazione per promuovere l'uso della bicicletta in città
Per ogni capo venduto, Opossum ha deciso di donare un euro all'associazione Bike Pride di Torino. Così Opossum, la startup torinese che realizza coperture in materiale impermeabile e termica per proteggere il proprio bambino sul seggiolino della bicicletta, ha deciso di sostenere l'associazione Bike Pride con il fine di promuovere reciprocamente la mobilità su due ruote
10 December, 2014
In un recente articolo abbiamo parlato di Opossum, la corperta impermeabile e termica che avvolge il proprio bambino sul suo seggiolino della bicicletta, riparandolo dal vento, dal freddo e dalla pioggia. Ecco ora che la startup torinese ha deciso di collaborare con Bike Pride Fiab Torino, l'associazione torinese che promuove nuove forme di mobilità e sostiene l'uso della bici per gli spostamenti quotidiani. Opossum, infatti, ha deciso di donare 1 euro all'associazione per ogni capo venduto. L'obiettivo è comune: sostenere e promuovere l'uso della bicicletta anche con l'arrivo del freddo.
La collaborazione è nata dalla partecipazione di Ilaria Berio, inventrice di Opossum, al Barcamp sulla bikenomics organizzato nel settembre scorso in occasione dell'annuale pedalata Bike Pride 2014.
“La bicicletta non è solo la soluzione ai problemi di traffico e inquinamento delle nostre città, ma come dimostra Opossum, è anche un settore economico inesplorato e con grandi potenzialità - commenta il presidente di Bike Pride Giuseppe Piras. L’uso quotidiano della bicicletta implica la necessità di soddisfare bisogni pratici, come portare sul proprio mezzo i bambini anche nei mesi invernali con il massimo comfort, che possono favorire la nascita di nuove imprese a sostegno della mobilità nuova. Siamo ben felici, quindi, di un’alleanza vincente fra promozione della ciclabilità urbana e impresa, con vantaggio recicproco”.
Ilaria Berio, mamma, ciclista urbana e inventrice di Opossum, ha aggiunto: “Credo che sia importante promuovere bicicletta come mezzo quotidiano degli spostamenti in città ed è importante promuovere la cultura della bicicletta sin da piccoli. Opossum è nato da un mio bisogno personale e spero che ora possa soddisfare il bisogno di tanti altri genitori ciclisti”.