Ginkgo, l'ombrello innovativo a impatto zero
Da una start up tutta italiana, un nuovo ombrello monomateriale, altamente resistente e al 100% riciclabile. Per costruirlo solo 20 pezzi, a differenza degli ombrelli tradizionali che hanno mediamente 120 componenti
10 December, 2014
L’ombrello del futuro è già tra noi. Si chiama Ginkgo ed è prodotto da una start up italiana. Gli ingegneri Gianluca Savalli e Marco Righi e il designer-ideatore Federico Venturi hanno trasformato in realtà la loro idea "rivoluzionaria", lavorando tra Milano, Roma e Bologna. Il progetto dei tre è stato eletto vincitore dell'edizione 2011 di Idea to Product Competition Italy (competizione interna al Politecnico di Milano) e del James Dyson Award 2012.
Gingko è rivoluzionario perché flessibile, 100% riciclabile e personalizzabile. Flessibile poiché realizzato in un unico pezzo di plastica flessuosa, resistente al vento, che si piega e non si deforma. Composto da soli 20 pezzi, rispetto ai 120 degli ombrelli tradizionali, è in polipropilene, uno tra i materiali plastici più leggeri e solido. Interamente riciclabile perché tela, palo, pulsante di chiusura, elementi di fissaggio e altri componenti sono realizzati in un unico materiale, che in futuro potrebbe essere plastica biodegradabile a impatto zero. Il paragone con gli ombrelli tradizionali, realizzati in plastica, metallo e legno, diventa quasi superfluo, ma per capire meglio l’idea innovativa facciamo qualche esempio. A livello mondiale vengono rotti, persi o buttati 1 miliardo di ombrelli, un peso enorme per l'ambiente. Gli ombrelli multimateriali devono essere disassemblati per poter essere riciclati, però questo non avviene sempre. Quindi, considerando che ci vogliono in media 240 grammi di metallo per ciascun ombrello, ogni anno ne vengono sprecate 240.000 tonnellate, una quantità sufficiente per costruire più di 25 Torri Eiffel.
Per poter riciclare Ginko, invece, non è necessario separarne i pezzi. Non solo, grazie alla facilità di montaggio e smontaggio tramite snapfit è possibile riutilizzare le parti ancora funzionanti, sostituendo solamente quelle danneggiate. Infine, si può scegliere il colore di ogni pezzo, a seconda dei gusti, giacché il prodotto è realizzato con la tecnica di iniezioni in stampi. Come scrivono anche i suoi ideatori nel Press Kit messo a disposizione dei giornalisti, Ginkgo è un ombrello monomateriale ripensato da zero.
La prima linea di produzione di questo nuovo ombrello è piaciuta moltissimo e i 7.000 pezzi prodotti, acquistabili tra i 12 e 20 euro, sono finiti in pochissimo tempo. Dal sito web ginkgoumbrella si possono ordinare i modelli della nuova linea di produzione che sarà disponibile a partire dalla primavera del 2015. In attesa di trovarlo nei negozi, siamo curiosi di sapere se un modello è stato mandato o regalato all'unico Museo Dell'Ombrello e del Parasole in Italia. Senz'altro con Ginko è iniziata una nuova storia!