Olimpiadi 2024, Codacons: "Roma è inadatta"
Dopo l’annuncio del Premier Matteo Renzi che ha aperto la strada ai giochi olimpici nella Capitale, il Codacons afferma che impugnerà al Tar qualsiasi provvedimento volto a candidare Roma alle Olimpiadi del 2024 perché “Roma è inadatta", e Legambiente chiede “solo opere utili e zero consumo di suolo”
19 December, 2014
“Roma sarebbe orgogliosa di poter essere la candidata nazionale per ospitare le Olimpiadi del 2024. La città saprà mostrarsi ospite perfetta per le migliaia di atleti che prenderanno parte alle competizioni e per i milioni di sportivi che decideranno di assistere all’imponente evento”. Così il sindaco della Capitale Ignazio Marino commentando le parole del premier Matteo Renzi riguardo alla candidatura di Roma e dell’Italia alle Olimpiadi del 2024. “Abbiamo bisogno, se saremo tra i competitori, di mettere in piedi un disegno ambizioso ma sobrio, simbolo dei veri valori dello sport olimpico”, ha sottolineato Marino.
E mentre ActionAid accoglie con favore la candidatura dell’Italia ad ospitare i Giochi Olimpici 2024 perché potrebbe “rappresentare un`occasione importante soprattutto per alcune delle aree più depresse, come Napoli o la Sardegna” se l`Italia “saprà portare avanti i processi in modo trasparente, responsabile e partecipativo in tutte le fasi”, il Codacons frena affermando che impugnerà al Tar qualsiasi provvedimento volto a candidare Roma alle Olimpiadi del 2024. “Roma è una città assolutamente inadatta ad ospitare eventi di tale portata - spiega il Presidente del Codacons Carlo Rienzi - e la prova di ciò chiunque la può leggere girando per la capitale: opere incompiute costate miliardi di euro alla collettività come la Vela di Calatrava a Tor Vergata o la Nuvola di Fuksas all’Eur; buche stradali che si riaprono ad ogni pioggia; montagne di rifiuti che invadono le strade; trasporti pubblici insufficienti e inefficienti; sporcizia presente in centro come in periferia”.
Non del tutto pessimisti invece gli ambientalisti di Legambiente che pongono come precondizioni essenziali per poter ragionare sulla candidatura di Roma e dell’Italia alle Olimpiadi 2024 “solo opere utili, realizzate nell’interesse generale e destinate rimanere alla città, consumo di suolo zero e un meccanismo di assegnazione dei lavori ripulito da mafia e corruzione”, come ha dichiarato il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza. “Non vorremmo che questa partecipazione del nostro paese alle Olimpiadi fosse legata a una vecchia e pericolosa concezione di business: cemento, mattoni e appalti perché così si creano nuovi posti di lavoro. Con il sacco di Roma e dell’Italia non si può più andare avanti - ha aggiunto Cogliati Dezza - per questo, rispetto alla candidatura per le Olimpiadi, va sottolineata l’assoluta necessità di realizzate solo opere utili e nell’interesse generale, senza alcun consumo di suolo. Altrimenti è meglio lasciar perdere”. Nel 2024, peraltro, la legge sul consumo di suolo zero, così come l’impiego delle nuove tecnologie di risparmio e di efficienza energetica nelle costruzioni nuove e da recuperare, dovrebbero essere concetti e norme acquisiti, prosegue Legambiente: non ci sono quindi scuse per non progettare e realizzare impianti e alloggi in maniera completamente sostenibile. “Quanto sta emergendo dall’inchiesta di Pignatone su Roma - aggiunge Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio - ma anche quanto è successo per i mondiali di calcio del 1990 e quelli di nuoto nel 2009 o per la preparazione dell’Expo di Milano, mostra quanta corruzione governi l’attribuzione degli appalti nel nostro paese, a cominciare da quelli legati alla realizzazione di grandi opere o delle gestione di eventi ed emergenze. Per candidarsi alle Olimpiadi l’Italia deve puntare sulla legalità, sconfiggendo il sistema vigente di corruzione diffusa e gestione criminale”.