Capodanno, l'ordinanza anti botti è a tutela degli animali (e delle persone)
Come nel 2011 a Milano per l’ultimo dell’anno ritorna l’ordinanza contro botti e petardi sotto il segno dell'attenzione al benessere degli animali domestici e non
27 December, 2014
di Aglaia Zannetti
In difesa degli animali.
Quest’anno la mozione votata a Palazzo Marino che vieta su tutto il territorio “fuochi artificiali, razzi, botti e altri strumenti pirotecnici” è dichiaratamente pensata a difesa e tutela degli animali, domestici e non: nel 2011, il primo Capodanno di Pisapia sindaco, la motivazione ufficiale fu lo smog, l’innalzamento del livello delle polveri sottili causato da ” botti & c.” (con risultati deludenti per la difficoltà pratica a far rispettare il divieto) cui seguirono due Capodanni dove la Giunta Pisapia si limitò a "sconsigliare" i cittadini, tentando la strada della sensibilizzazione.
Quest’anno ritorna dunque l’ordinanza che parla di tutela del “benessere e della salute delle persone e degli animali” con multe per chi non rispetta le regole (in vigore dal giorno di Natale fino alla mezzanotte del 1 gennaio 2015) che variano dai 25 ai 500 euro.
I botti, infatti, possono causare “gravi danni alle persone” mettendo a rischio “l’incolumità dei cittadini” ; il “fragore molesto e il fumo anomalo” possono portare “gli animali domestici e non dotati di estrema sensibilità uditiva” a “comportamenti anomali” causando “forte stress disorientamento e panico anche alle persone” .
Anche all’ombra della Madonnina, per il tradizionale concerto di fine anno “dalle ore 15 del 31 dicembre 2014 alle ore 1,00 del 1 gennaio 2015, nel perimetro compreso tra piazza del Duomo e la Galleria Vittorio Emanuele” è vietato “introdurre ed utilizzare strumenti e contenitori di vetro di qualsiasi tipologia; introdurre e usare materiale esplodente, accendere fuochi, far esplodere razzi, petardi, castagnole e simili artifizi esplodenti; vendere per asporto in contenitori di vetro”. Le multe per i trasgressori sono le medesime, fino a 500 euro.
Di sicuro, una certa sensibilità sull’argomento “botti” soprattutto in relazione al danno subito dagli animali – secondo un'indagine dell’aidaa circa 5 mila animali tra cani, gatti, uccelli, animali nelle fattorie muoiono ogni anno a causa dello spavento e dello stress da botto – esiste e si diffonde anche sui social, come la campagna di sensibilizzazione del Corriere della Sera #zerobottipiubiscotti , dove i padroni di cani e gatti sono invitati a postare le foto dei loro animali “viziati” da generose porzioni di biscottini, oppure su twitter con l’hashtag #NoaibottidiCapodanno per una petizione che porti ad una legge che vieti i fuochi d’artificio con botti tutto l’anno.
Sarà interessante attendere i numeri per capire se l’ordinanza sarà stata rispettata e quante eventuali sanzioni saranno state applicate.