Milano, in costante aumento i ciclisti in città. L'ultimo censimento di Fiab Ciclobby
L' associazione milanese di ciclisti e la società Polinomia hanno reso noti i risultati di due rilevazioni sulla presenza dei ciclisti nelle strade di Milano. Il censimento Fiab, relativo ai passaggi all'interno della cerchia dei navigli in una giornata lavorativa, documenta un aumento del 3%. Le misurazioni effettuate da Polinomia, che consentono di rilevare l'andamento a livello cittadino, evidenziano invece una crescita pari al 21% sul dato dell'anno precedente
28 December, 2014
Nella sede del Negozio Civico di ChiamaMilano, la storica associazione milanese di ciclisti e la società Polinomia hanno reso noti i risultati di due rilevazioni che, con metodologie differenti, danno visibilità alla crescente presenza dei ciclisti nelle strade di Milano. Il censimento di Fiab Milano Ciclobby, relativo ai passaggi all'interno della cerchia dei navigli in una giornata lavorativa, ha impegnato più di ottanta volontari con quasi venti postazioni di rilevamento lungo l'intero arco della giornata. I dati di quest'anno confermano la tendenza all'aumento del numero di passaggi registrati, ormai consolidata dal 2007. Quest'anno il dato cresce del 3% con un aumento del 26% negli ultimi 8 anni e del 56% rispetto al 2003, anno di inizio delle rilevazioni.
Le misurazioni effettuate da Polinomia, effettuate con metodologie differenti e che consentono di rilevare l'andamento a livello cittadino, evidenziano invece una crescita decisamente più robusta, pari al 21% sul dato dell'anno precedente. I conteggi di cordone rivelano una sempre più elevata concentrazione dei passaggi nelle ore di punta, segno evidente di un uso quotidiano destinato agli spostamenti casa-lavoro: nella mezz'ora che va dalle 8,30 alle 9,30 il flusso dei ciclisti risulta più che raddoppiato, rispetto al dato di inizio e fine mattinata.
La stessa specializzazione si nota rispetto agli itinerari: nella quattro direttrici più frequentate (Venezia, Vittoria, Beltrami e Correnti) si concentra ad esempio più del 35% del traffico ciclistico in ingresso in centro. Anche nel rilevamento effettuato in corso Buenos Aires del modal split (il rapporto percentuale sull'uso dei diversi mezzi di trasporto) si constata che la bicicletta rappresenta quasi il 14% dei passaggi registrati. I due dati dimostrano come il ciclista scelga sempre la strada più breve e diretta per muoversi dal centro alla periferia. Grazie alla collaborazione con il Comune di Milano e Amat, Agenzia Mobilità Ambiente Territorio, è stato possibile mettere in relazione i passaggi dei ciclisti all'interno della cerchia dei navigli con quelli registrati dalle telecamere di Area C. Circa il 20-30% dei ciclisti che entrano dentro la cerchia dei bastioni restano fuori dalla cerchia dei navigli.
In conclusione Valerio Montieri del Gruppo Tecnico Fiab Milano Ciclobby e Alfredo Drufuca di Polinomia concordano : "I dati indicano chiaramente come siano necessari sia interventi diffusi sull'intero territorio comunale con un miglioramento della sicurezza da attuare sia con la realizzazione di estese zone a moderazione del traffico che con la realizzazione di percorsi periferia-centro che consentano di far muovere grandi numeri di ciclisti in maniera efficiente".
Da parte dell'amministrazione comunale l'Assessore alla Mobilità e Ambiente, Pierfrancesco Maran ha sottolineato come "l'impegno dell'amministrazione in questi anni è stato di intervenire non solo nella direttrice verso il centro ma verso i nuovi centri di attrazione come il nuovo quartiere direzionale di Garibaldi". Riguardo alla moderazione del traffico ha confermato la realizzazione della zona a 30 km/h del centro delimitato dalla cerchia dei navigli entro la primavera.
Da parte sua, Carlo Monguzzi, presidente della Commissione Mobilità del comune di Milano, ha richiamato l'attenzione sulla necessità di creare alternative all'uso dell'auto e al lavoro anche culturale da fare all'interno delle scuole per promuovere l'utilizzo della bicicletta. Ha concluso i lavori Giulietta Pagliaccio presidente nazionale di Fiab - Federazione Italiana Amici della Bicicletta, riconoscendo l'importanza di Area C e chiedendo lo stesso coraggio propositivo nel perseguimento delle politiche a favore della ciclabilità in città.