Torino, in piazza Marmolada un frutteto urbano in arrivo. Intervista all'architetta Alessandra Aires |Video
Abbiamo raggiunto l'architetta del comune di Torino, Alessandra Aires, che ha progettato il parco in piazza Marmolada, borgo San Paolo. Storia e legame con il territorio sono i punti centrali della riqualificazione dell'area sulla quale sorgerà, tra le altre cose, un nuovo frutteto urbano
14 January, 2015
Meli, peri, ciliegi, gelsi, albicocchi, susine di diverse varietà e altri ancora. Non sono gli alberi di una campagna ma alcune delle piante che sorgeranno nel bel mezzo della città di Torino, in una piazza nata in seguito all'abbattimento della Materferro, ex fabbrica di materiale ferroviario. Situata tra corso Racconigi e corso Rosselli, piazza Marmolada è stata infatti avviata ad un'opera di riqualificazione che la trasformerà in un parco ricco di alberi, molti dei quali da frutto. Una superficie di ben 32mila i metri quadri la cui conversione rientra nell'ambito del progetto Torino Città da Coltivare e che nelle intenzioni di Palazzo Civico dovrebbe offrire nuovi spazi di socialità per qualsiasi fascia d'età, tra giochi per bambini, piste ciclabili, attività fitness, piccoli orti. Il tutto cercando di mantenere un legame con la storia industriale e post industriale di questa zona.
Il progetto vedrà i suoi frutti, in senso proprio, nel mese di marzo. “Raccontare una storia e riaffermare un legame con il territorio”, cosi l'architetta Alessandra Aires che ha progettato il nuovo parco, sottolinea come piazza Marmolada vuole diventare un luogo in cui i residenti del “polo nord”, così la chiamano i più anziani a causa dell'antico deposito della neve per le ghiacciaie della città, potranno avere a portata di mano un piccolo polmone verde. Ma non solo, un luogo di cui poter godere sfruttando ogni senso: dalla vista grazie ai diversi colori dei fiori, delle piante e dei frutti, al tatto, passando per il gusto.
Un parco, quello che sta nascendo in zona San Paolo, che si collega perfettamente con il Congresso Mondiale di Architettura del Paesaggio del 2016, il cui tema centrale proprio il “Nutrirsi di paesaggio” e che quindi vuole essere il simbolo non solo della Torino Capitale dello Sport del 2015, con le sue aree attrezzate per la ginnastica, ma anche il simbolo di un nuovo modo di concepire, oltrepassando i preconcetti, un orto: con frutti buoni ed edibili, anche all'interno di contesti urbani.
(Montaggio video di Adele Grossi)