Numero unico taxi, il Consiglio di Stato dà ragione al Comune di Milano
Anche il bando per il numero unico taxi a Milano era stato bloccato da un ricorso al TAR di alcuni Radiotaxi. In appello, il Consiglio di Stato ha invece riconosciuto l’interesse pubblico ad attuarlo e annullato la sospensiva del TAR. Pronto il bando del Comune per l'affidamento del servizio, ma tempi stretti per attuarlo prima di EXPO
18 January, 2015
Considerando l’espansione ai danni dei taxisti che sta avendo UBER a Milano e nel mondo, molti pensavano che l’istituzione di un numero unico TAXI per gestire le chiamate, superando così la frammentazione dei tanti e diversi Radiotaxi esistenti, fosse tra le prime innovazioni da effettuare, per rimettere in concorrenza il servizio pubblico delle auto bianche, con la multinazionale americana che conquista sempre più utenti, grazie alla sua App che mette in collegamento diretto passeggeri e autisti.
Non la pensavano così, invece, molti taxisti, tant’è che a Milano, di fronte alla decisione del Comune di aprire un bando per l’affidamento e la gestione di un numero unico Taxi, con l’obbiettivo di avviare una piattaforma informatica che sostituisse innanzitutto il sistema delle colonnine, alcuni Radiotaxi avevano bloccato tutto, con un ricorso al TAR Lombardia, che era stato accolto e di conseguenza aveva bloccato il bando con un'ordinanza cautelare.
Il Comune aveva così dovuto ricorrere in appello al Consiglio di Stato che, come quasi sempre accade, ha ribaltato la decisione del TAR. Con l’ordinanza del 15 gennaio scorso, l’organo di appello della Giustizia Amministrativa ha infatti dato ragione a Palazzo Marino, annullando la richiesta di sospensiva del bando, anche se la discussione nel merito della causa dovrà ancora avvenire il 22 aprile prossimo.
I Radiotaxi che avevano ricorso al TAR Lombardia sono Yellow Multiservice Srl Taxi Blu, Consorzio Radiotaxi Satellitare Società Cooperativa, Autoradiotassi Società Cooperativa.
La motivazione del Consiglio di Stato è che “nel bilanciamento dei contrapposti interessi, risulta oggettivamente prevalente quello pubblico sotteso alla necessità di assicurare la tempestiva attivazione da parte dell’Amministrazione del sistema di ricerca taxi di prossimità per cui è causa, in aggiunta a quelli già esistenti, attesa la notevole implementazione che lo stesso è destinato ad apportare alla rete dei trasporti cittadini”.
Ora il bando del Comune può ripartire dalle offerte che erano arrivate da altri gestori del servizio di Radiotaxi, costituitisi in 4 Ati (Associazione temporanea d'imprese), per attuare il servizio di numero unico.