I “Giacimenti Urbani”, in rete le attività virtuose e antispreco
La Mappa dei Giacimenti Urbani è nata l’anno scorso a Milano, ma inizia ad avere soci anche oltre i confini lombardi. E’ un servizio rivolto ai cittadini per aiutarli nell’acquisto, la manutenzione e la dismissione degli oggetti di cui ci circondiamo - da LA STAMPA del 18.01.2015
18 January, 2015
di Donatella Pavan
Non sai che fartene della vecchia libreria? Non riesci a trovare un sarto per la gonna di qualche chilo fa? Nessun problema, adesso c’è un sito che mette in rete tutte le attività virtuose che riducono gli sprechi, un modo intelligente (e “risparmioso”) per contribuire alla salvaguardia dell’ambiente.
Lanciata con la prima edizione dell’evento Giacimenti Urbani, durante la Settimana Europea dei Rifiuti, la Mappa dei Giacimenti Urbani (www.giacimentiurbani.eu) è nata il 1° giugno 2014 a Milano ma inizia ad avere soci anche oltre i confini lombardi. E’ un servizio rivolto ai cittadini per aiutarli nell’acquisto, la manutenzione e la dismissione degli oggetti di cui ci circondiamo, e un sistema per valorizzare chi ogni giorno offre un servizio alla città con il proprio lavoro. Non solo: i soci mappa (a oggi sono già più di 100), ovvero chi offre un servizio, e i soci amici, i cittadini che vogliono aderire all’associazione, possono diventare parte di un circuito solidale in cui scambiarsi oggetti, servizi, informazioni per abbattere gli sprechi di chi partecipa.
L’Italia è un Paese povero di materie prime e la pratica del riciclo fa parte del nostro DNA. Anche del mio. Per questo, dopo anni di giornalismo ambientale, alla ricerca di soluzioni, idee e innovazioni per proteggere l’ambiente, mi è venuta l’idea di creare Giacimenti Urbani e dar voce a chi del riuso, del riutilizzo, della riparazione e della riduzione si occupa quotidianamente. Perché previene lo spreco alla fonte, attraverso la vendita di prodotti sfusi e ricaricabili (pasta, farina, vino, detersivi da bucato, prodotti per il corpo...), o consolida la cultura del riuso dell’imballaggio o della riduzione all’essenziale dello stesso.
Viviamo circondati, chi può negarlo?, da moltissimi oggetti, abiti e mobili soprattutto. Questi oggetti vanno riparati e, in alcuni casi, trasformati. Chi se ne occupa sul territorio? Semplice: falegnami, sarte, artisti del riuso, artigiani creativi, maestri del restauro, centri per la bioedilizia, ma anche riparatori di elettrodomestici e rifornitori di ricambi spesso introvabili. Bene: Giacimenti Urbani ha fatto un poderoso screening sul territorio per coinvolgerli tutti quanti nella propria rete.
Ultimo tema, lo scambio virtuoso: quello che non serve a te, può servire a me. Sulla mappa sono segnalate le attività che si occupano di compravendita dell’usato, dai libri agli abiti, ai mobili, agli accessori. Indirizzi “giusti” per acquistare e vendere prodotti, come, ad esempio, il Libraccio, catena cult del riuso, che ha aderito in toto all’iniziativa. Ma sulla mappa sono indicate anche le parrocchie che ritirano di tutto e lo donano a chi ne ha bisogno. Completano il servizio le attività che raccolgono materiali esausti, cartucce e toner per stampanti, tappi di sughero… Materiale prezioso che può essere trasformato in pannelli termoacustici. A patto che venga raccolto da uno dei nostri soci mappa, l’associazione La nostra comunità. Che si occupa di ragazzi disabili.
* presidente di Giacimenti Urbani