Torino, nasce la Social Street del quartiere Vanchiglia promossa da Eco dalle Città
Nell'ambito del progetto co-finanziato dalla Compagnia di San Paolo, "Fare società riducendo i rifiuti", Eco dalla Città ha avviato, attraverso facebook, il gruppo "Social Street di via Santa Giulia e dintorni", e sta portando avanti iniziate relative allo scambio di cibo e di oggetti tra vicini
22 January, 2015
A Vanchiglia, quartiere centrale di Torino, nasce una nuova Social Street. L'ha creata e la sostiene Eco dalle Città nell'ambito del progetto “Fare società riducendo i rifiuti”, con il contributo della Compagnia di San Paolo.
Condivisione, collaborazione e informazione. Sono questi tre degli obiettivi che Eco dalle Città vuole raggiungere con il suo progetto sul territorio, e per farlo ha dato vita su facebook alla pagina “Social Street di via Santa Giulia e dintorni”, che raccoglierà al suo interno tutti residenti di Vanchiglia che vi vorranno aderire per avviare con loro attività mirate allo scambio e alla promozione di buone pratiche relative ai rifiuti. Verrano realizzati banchi del riuso (banchi e tavoli nel senso proprio del termine dove si portano e ritirano oggetti salvati dai cassonetti, dai marciapiedi o, peggio, conferiti erroneamente nei cassonetti dell'indifferenziato) ma anche attività di scambio di cibo tra vicini. Quel cibo che proprio grazie alla partecipazione di supermercati, negozi di alimentari, panetterie, bar e ristoranti del quartiere può essere recuperato e usato come elemento di unione tra i residenti.
Gli elementi cardine per la buona riuscita del progetto sono quindi l'idea di scambio interpersonale e la connessione tra singoli, entrambi legati ad un tema da sempre molto caro ad Eco dalle Città, quello di una corretta gestione dei rifiuti, visti non come scarto ma come risorsa, sia quando si tratta di oggetti e imballaggi, sia quando si tratta di cibo. Oltre alla creazione della social street, tra le iniziative pratiche di "Fare società riducendo i rifiuti" ci sono il monitoraggio delle attività commerciali e dei ristoranti per capire come trattano in particolare il problema degli sprechi alimentari. Sapere cosa succede di tutto il cibo che a fine giornata rimane invenduto e capire se i ristoratori siano attrezzati con vaschette o contenitori, le famose doggy bag, che permettono ai clienti di portare a casa la pietanza non consumata del tutto.
Le iniziative coinvolgeranno non solo Vanchiglia ma anche San Salvario, uno dei quartieri multietnici della città ma soprattutto uno di quelli con la più alta concentrazione di esercizi commerciali dedicati alla ristorazione.