Biciclette, a Bari prima velostazione del centro sud. Sarà pronta tra pochi mesi
Si punta a realizzare entro la primavera del 2015 la prima velo stazione del Centro Sud. Oggi è stata firmato il protocollo di intesa da parte dell'assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Giovanni Giannini e del presidente delle Ferrovie Appulo Lucane (FAL) Matteo Colamussi
28 January, 2015
L’obiettivo comune è quello di realizzare la prima “Velo stazione” di tutta la macroregione adriativo-ionica centro meridionale. Infatti per trovare il primo parcheggio dedicato alle bici, videosorvegliato e a pochi metri dalla stazione, bisogna raggiungere Firenze. La velostazione servirà a garantire a 150 ciclisti un luogo sicuro, coperto e custodito per il deposito, noleggio dedicato principalmente ai viaggiatori dell’hub ferroviario centrale.
La Regione Puglia metterà a disposizione le risorse mentre le FAL i locali siti in Corso Italia, che sono attualmente non utilizzati, e che saranno recuperati e ristrutturati. I lavori nei locali saranno ultimati entro 6 mesi dalla data di affidamento. Il costo è di all’incirca 150 mila euro, di cui 66 mila derivanti dal progetto Intermodal, che si occupa di trovare soluzioni e strategie di trasporto intermodale nelle aree costiere adriatiche tra Italia, Albania, Croazia e Montenegro.
«La bicicletta - ha spiegato l’assessore Giovanni Giannini - deve essere intesa come una pratica abitudinaria di trasporto intermodale. La Regione Puglia è stata individuata come soggetto coordinatore del gruppo di lavoro della mobilità ciclistica nella Conferenza stato regione. Perciò ha deciso di realizzare una velo stazione nella città di Bari. Questo farà sì che la Regione Puglia assuma, ancora di più, una connotazione europea».
L’assessore Giannini ha sottolineato in tre punti l’importanza della operazione. «Il primo è l’uso innovativo delle risorse europee. I fondi infatti sono stati attinti in modo “integrato” cioè da più linee di intervento della programmazione europea 2014-2020. Questo modo di procedere – ha detto Giannini - deve caratterizzare la politica futura di utilizzo delle risorse pubbliche. In secondo luogo questa velostazione non è una “cattedrale nel deserto”, ma è perfettamente inserita nei corridoi strategici dell’Europa e quindi diventa snodo di percorsi ciclabilici che si inseriscono perfettamente nelle scelte nazionali e internazionali. Infine, con questo tipo di operazioni si realizzano sia gli obiettivi della mobilità sostenibile che chiari ed evidenti interventi di riqualificazione urbana che migliorano il decoro ma anche la qualità della vita».
La Velostazione sarà gratuita per i primi 6 mesi. Sarà dotata di una struttura portabici a due piani e a parete, di un sistema di videosorveglianza, e di un sistema di apertura automatica delle porte per consentire l’accesso senza limiti. Una parte dei locali sarà destinata all'officina per la riparazione dei cicli. Le FAL prevedono un concorso di idee per la creazione di card di accesso.
«Siamo lieti di aver condiviso questa strategia e sempre in quest'ottica – ha infine aggiunto Colamussi - chiederemo al sindaco di Bari, Antonio Decaro, di realizzare una pista ciclabile su Corso Italia per favorire non solo l'accesso alla velo stazione, ma anche per connettersi alle piste ciclabili del quartiere Libertà».
LEGGI ANCHE
Puglia. Assessore Giannini: "A Bari la prima velostazione dell’area adriatico-ionica"
Bari, biciclette e intermodalità: l’esempio virtuoso di Copenhagen e Winterthur (Svizzera)