Troppo cara la tassa raccolta rifiuti “Rivediamo il contratto con Amiat”
da La Stampa del 29.01.15
29 January, 2015
di Letizia Tortello
Tariffe troppo care, servizi diminuiti. Il Comune chiama a rapporto Amiat dove i sindacati denunciano carenza di organico che si scarica sulla qualità del servizio: «Meno personale, meno passaggi, città più sporca». A rapporto, dunque, per provare a rivedere al ribasso i termini della tassa rifiuti, un salasso che pesa sempre di più sulle tasche delle famiglie. Il contratto con l’azienda multiservizi è stato firmato tre anni fa e scade tra 12 anni. Per pulire le strade e raccogliere l’immondizia, si spendono 204 milioni, soldi che Palazzo Civico deve recuperare per intero dai cittadini con la Tari. Ma, da tre anni a oggi, il fabbisogno di pulizia è cambiato. Ad esempio, con la sparizione di alcuni mercati oppure con la diminuzione di produzione di immondizia da parte di cittadini e imprese, a causa della crisi. La spesa complessiva, invece, aumenta con l’espandersi del porta a porta. Il Comune vuole invertire questa tendenza. A chiedere formalmente una revisione del contratto di servizio con Amiat è stato il presidente della VI Commissione, il Pd Gianni Ventura, con una mozione per invitare la Giunta a mettere mano ai termini dell’accordo firmato nel 2012. «Con i pensionamenti, i dipendenti Amiat sono passati da 2200 dipendenti a 1760. Stipendi in meno da pagare - spiega -, eppure il servizio non è migliorato e il prezzo è sempre lo stesso. Vogliamo capire perché». Un sollecito all’azienda a fare chiarezza sul piano industriale. Un invito condiviso anche dall’assessore al Bilancio, Gianguido Passoni, fiducioso in una ricontrattazione almeno dei servizi erogati. «Bisogna ripensare la gestione, voce per voce. Nei prossimi 7 anni, l’obiettivo è ampliare la raccolta differenziata a tutta la città. Una spesa esosa, che dobbiamo ammortizzare rendendo efficiente il servizio». Come? Ventura fa esempi concreti: i mezzi spazzaneve. Il Comune paga ad Amiat circa 400 mila euro l’anno per la pulizia delle strade in caso di nevicata. Un’attività «quasi inutilizzata, perché l’azienda ha affidato a sua volta a una società esterna il pronto intervento», continua il consigliere Pd. Ad appoggiarlo, c’è anche l’opposizione: «Chiediamo da tempo la revisione del contratto con Amiat», dice Paola Ambrogio, Fratelli d’Italia. In più, c’è la questione dipendenti. I sindacati (ieri in commissione) non nascondono che, con meno lavoratori, si fa fatica: «Prima le strade erano pulite tre volte a settimana, centro escluso, dove si passa tutti i giorni, ora lo sono due - racconta Francesco Tutone, Fit-Cisl -. Servono 150 lavoratori in più». Grossi disagi arrivano, anche, da via Germagnano, dove lavorano 400 persone. «Siamo bersaglio di pietre, agguati e tentativi di furti da parte di chi vive nei vicini campi rom». Il tema sarà affrontato in Prefettura.