Accordo Ama e Sapienza: finalmente la differenziata arriva all'università di Roma
Finalmente una raccolta differenziata sistematica anche nell'ateneo romano che conta circa 20.000 abitanti. Una piccola cittadina che ora avrà la raccolta di carta, metallo e vetro.
06 February, 2015
Era ora. Questa mattina - 6 febbraio - al rettorato della Sapienza a Roma è stato firmato uno storico accordo tra l’Ama e la prima università della Capitale. L’accordo, per ora ancora sperimentale, si inserisce nel servizio offerto dalla municipalizzata per le “Grandi Utenze”. La Sapienza infatti ha addirittura 20.000 “abitanti” tra dipendenti e studenti, come una piccola cittadina e organizzare la raccolta in una tale struttura era ormai un’urgenza.
Verrano quindi installati, entro l’anno, 1000 box per la raccolta di materiale cellulosico e 1000 per il conferimento di vetro, plastica e metallo. In futuro verrà introdotta anche la raccolta dell'umido. Contestualmente verrà avviata una campagna di informazione per educare personale ed utenza al nuovo modello di raccolta.
Soddisfazione per il progetto da parte delle istituzioni, presente l’assessore all’ambiente Estella Marino, dell’Ama, con l’amministratore delegato Daniele Fortini, e del rettore della Sapienza Eugenio Gaudio. “È un’occasione per la nostra università di essere all’avanguardia ed è importante anche dal punto di vista educativo - ha dichiarato il rettore - Abbiamo il piacere ed il dovere di essere impegnati in queste tematiche. Ora dobbiamo ridurre il gap tra dire e fare”.
“Tutta la città e le grandi utenze devono fare la differenziata proprio come i singoli cittadini - ha dichiarato invece l’assessore Marino - Siamo ora al 40% di differenziata e grazie a questo protocollo e all’estensione del nuovo modello ad altri 5 municipi porteremo la capitale al 50% di differenziata entro quest’anno.”
Durante la discussione è stato presentato anche un divertente video realizzato proprio per sensibilizzare alla raccolta differenziata nell’ateneo. “Se non differenzi ti fai del male” il titolo dello spot realizzato da Niccolò Falsetti e Stefano de Marco.