Dopo via Roma chiusa l’obiettivo è “zona 30” in tutto il centro città
Il Comune e le proteste sul caos in via Bogino “Auto diminuite, vogliamo dirottarle altrove” da La Repubblica del 13.02.2015
13 February, 2015
di Gabriele Guccione
«Il centro non deve essere considerato una zona di attraversamento della città, da nord a sud — cosa di fatto già impedita — o da est a ovest, ma una zona di arrivo, di destinazione». Ecco perché, assunto questo principio da parte del Comune, una delle proposte che l’assessore alla Viabilità, Claudio Lubatti, giudica «interessante» è fare del cuore della città una grande “zona 30”, interamente dedicata alla mobilità dolce: biciclette, mezzi pubblici o elettrici, veicoli “lumaca” a non più di trenta all’ora. «È una proposta che stiamo valutando seriamente — afferma Lubatti, che vuole rassicurare chi teme che la chiusura di via Roma causi la congestione definitiva delle strade laterali, usate come assi alternativi, come per esempio denunciavano ieri i residenti di via Bogino — È ancora troppo presto per tirare le somme. Dipenderà dal bilancio finale che trarremo dall’analisi dei dati sulla sperimentazione dell’isola pedonale, per la quale il monitoraggio è continuo. Un bilancio che, senza preconcetti, potrà essere positivo o negativo, per portare alla chiusura definitiva o alla riapertura di via Roma».
Con via Roma pedonale quali sono le ricadute sulla viabilità del centro? Secondo l’assessore Lubatti e i tecnici del suo assessorato, se è vero che le auto sulle strade secondarie come via Maria Vittoria o via Bogino sono aumentate, è anche vera un’altra cosa: «I conteggi che abbiamo fatto — chiarisce l’assessore — dimostrano che le auto che prima impegnavano via Roma (circa due al minuto) sono finite solo in parte sulla viabilità tradizionale di via Bogino, e che in buona parte hanno scelto percorsi alternativi fuori dal centro». Su 20 auto, stimano in Comune, solo 5 hanno ripiegato sugli assi laterali. Le altre 15 stanno cercando, durante questa fase di transizione, vie alternative fuori dalla zona del centro. «Alla fine — chiosa Lubatti — questi dati mostrano che il saldo complessivo delle automobili in centro è negativo rispetto a prima, nonostante i cittadini percepiscano un relativo aumento di traffico su alcune vie».
La sperimentazione e il monitoraggio costante dei flussi sta portando il Comune a fare correzioni in opera. Per esempio sui tempi di attesa ai semafori. Se per quello di via Bogino su via Po si sta valutando il da farsi — ieri, intanto, i vigili si sono messi allerta — in via Viotti angolo Pietro Micca i tecnici comunali hanno già allungato i tempi del verde, dopo un aumento di passaggi su quel tratto di via in uscita dal parcheggio sotterraneo. «Si tratta di aggiustamenti in opera — dice Lubatti — ma il quadro complessivo del cambiamento dei flussi di traffico sarà fatto a inizio marzo, quando terminerà la sperimentazione e ci confronteremo con i commercianti e i cittadini riuniti nel “Tavolo centro”: un’esperienza positiva che replicheremo in altri quartieri».