Smog, l’allarme dell’Arpa “Gennaio peggio del 2014”
I dati aggiornati sono stati presentati dall’Arpa alla commissione ambiente del Comune. E se è arrivata la conferma che negli ultimi anni l’aria in città è migliorata la qualità resta comunque sotto della soglia stabilita dall’Unione europea. La polemica/auduzione a Palazzo Civico sui dati Legambiente da La Repubblica del 13.02.2015
13 February, 2015
di Mariachiara Giocosa
Sono bastati i primi trenta giorni dell’anno a spegnere l’entusiasmo sulla qualità dell’aria a Torino. I superamenti del livello del Pm10 nel primo mese di quest’anno sono stati più dello stesso periodo dell’anno scorso. Diciotto, quando nel 2013 erano stati quindici. E ieri erano già saliti a ventidue.
I dati aggiornati sono stati presentati ieri dall’Arpa alla commissione ambiente del Comune. E se è arrivata la conferma che negli ultimi anni l’aria in città è migliorata la qualità resta comunque sotto della soglia stabilita dall’Unione europea, massimo 35 sforamenti all’anno. E Torino li brucia tutti, solitamente, nei primi tre mesi. Nel 2013 i giorni di superamento nelle centraline della città, Consolata e Grassi, erano stati rispettivamente 100 e 126. Le stesse postazioni nei primi dieci mesi del 2014 hanno registrato rispettivamente 75 e 77 sforamenti. Un netto calo, con il 2014 che risulta il miglior anno di sempre.
Da Arpa arriva però l’avvertimento: l’aria di Torino paga una sorta di deficit genetico. «Il trend — hanno spiegato i tecnici ai consiglieri — è andato verso un miglioramento progressivo e questo è confortante: dieci anni fa i superamenti erano il doppio di ora, e anche la concentrazione di polveri è ormai stabilmente al di sotto del limite, ma siamo in un contesto geografico peculiare e la pianura padana difficilmente potrà vedere ulteriori radicali miglioramenti».
Replica l’assessore all’Ambiente, Enzo Lavolta: «Ci avevano detto così anche due anni fa e ora i risultati sono migliori di quanto ci aspettassimo. Ma questo non deve essere un alibi per mollare sulle misure strutturali e sulle politiche di controllo che ci hanno consentito di progredire ». Insomma si va avanti con il piano antismog, in attesa che sia pronto il prossimo anno il piano regionale per l’aria promesso dall’assessore Alberto Valmaggia.
Secondo Silvio Viale dei Radicali, però, si può iniziare a essere soddisfatti: «Rispetto a quindici anni fa — spiega — le cose sono migliorate molto. Oggi siamo a 22 superamenti, poco peggio dell’anno scorso. A fine febbraio 2014 eravamo a 26, e 35 superamenti sono arrivati a fine marzo. È il segno che i blocchi stradali non sono utili». Non è d’accordo, però, Federico Vozza di Legambiente, che la prossima settimana sarà ascoltato in Commissione: «I dati di Arpa confermano la nostra analisi. Le cose vanno meglio, ma 77 sforamenti sono comunque due volte il limite. Non proponiamo i blocchi, ma non si può certo dire che non servano».