La spesa più ecologica? Al bio-supermarket
Luci naturali, aria pura, poco rumore: la Coop di Carpi è stata premiata dal Green Building Certification Institute - da La Stampa del 23.02.2015
23 February, 2015
di Franco Giubilei
Di supermercati così, progettati e gestiti nella miglior armonia possibile con l’ambiente, ce ne sono solo due in tutta Europa, uno in Finlandia e l’altro a Carpi, paesone da 70mila abitanti nel Modenese che si sta risollevando dal terremoto di tre anni fa. Chi ci entra a far la spesa potrà rendersi conto che le luci sono naturali e che la qualità dell’aria, grazie a sensori di anidride carbonica, è più pura rispetto agli altri locali dello stesso genere, o ancora che la permanenza al suo interno è più piacevole perché le corsie sono poco rumorose.
In realtà però, come spiega il direttore tecnico di Coop Estense, Davide Roncaglia: «La gran parte dell’innovazione qui è invisibile, perché riguarda i materiali, per poi riflettersi sia sul risparmio energetico sia sul comfort ambientale». Il Green Building Certification Institute, l’ente di certificazione americano che assegna la patente internazionale di eco-compatibilità agli edifici, ha sorvegliato la Coop Via Sigonio dal progetto alla costruzione, fino al funzionamento, e l’ha promossa attribuendole il Leed Gold: sta per Leadership in Energy and Environmental Design e rappresenta uno dei riconoscimenti più ambiti. In Italia sono già certificati l’università Ca’ Foscari a Venezia e la Torre Unipol a Bologna, il Muse a Trento e Unicredit Tower a Milano, ma è la prima volta in Italia che il premio tocca a un supermarket.
Un valore nascosto
La valutazione della sostenibilità del supermercato, fa sapere Coop Estense, ha preso in considerazione risparmio di energia e acqua, emissioni di Co2, comfort degli ambienti interni e impiego di materiali riciclati e non dannosi per gli occupanti. L’investimento complessivo – fra acquisizione dell’area, parcheggi e struttura di vendita da 1500 metri quadri – è intorno ai 7 milioni di euro. La cooperativa conta di rientrare dalle spese supplementari, il 2% in più sul costo di costruzione, nel giro di tre anni, grazie all’abbattimento dei consumi energetici. All’interno del supermarket poi si fa campagna per bere acqua di rubinetto e si promuovono i prodotti bio, ma come si diceva la chiave del successo ambientalista di Via Sigonio orologi replica è più nascosta: per cominciare, una settantina di tubi solari, dispositivi che portano luce naturale all’interno del punto vendita, preservano l’isolamento termico scongiurando il surriscaldamento derivante dalle coperture in vetro. Quando la luce esterna è sufficiente, quella artificiale si spegne automaticamente. I ricambi dell’aria sono variabili, a seconda del livello di anidride carbonica rilevato.
I banchi frigo sono chiusi e le loro centrali fungono da sorgente termica per i sistemi di riscaldamento e condizionamento, con ulteriore risparmio di energia. L’edificio d’altra parte è stato costruito con vetrate a triplo strato e con rivestimenti in lana di roccia alle pareti, in modo da aumentarne l’isolamento termico. Le guaine bianche sul tetto respingono il 93% dei raggi ultravioletti, dimezzando l’assorbimento di calore. Su due pareti interne infine ha trovato posto un giardino verticale da 100 metri quadri: è rilassante e offre ossigeno all’ambiente.