Metro B di Roma, possono partire i lavori per prolungamento a Casal Monastero
La metro B da Rebibbia a Casal Monastero si può fare. L'annuncio arriva in seguito alla sentenza del Consiglio di Stato che ha bocciato il ricorso presentato dalla capogruppo Cmb nei confronti della Salini Costruttori Srl e contro Roma Capitale e Roma Metropolitane. L'opera si farà "nel pieno rispetto della sostenibilità economica e ambientale"
04 March, 2015
“Il Consiglio di Stato si è finalmente pronunciato sul ricorso presentato dalla capogruppo Cmb nei confronti della Salini Costruttori Srl e contro Roma Capitale e Roma Metropolitane, bocciandolo. Resa nota la sentenza a questo punto non abbiamo più impedimenti per l’inizio dei lavori per il prolungamento della metro B tra Rebibbia e Casal Monastero”. Lo afferma Emiliano Sciascia, Presidente del Municipio IV, annunciando quindi che i lavori per il prolungamento della Metro B da Rebibbia a Casal Monastero possono prendere il via. "Naturalmente - prosegue il Presidente – terremo conto di tutte le proposte fatte nei mesi scorsi dai comitati di quartiere portandole all’attenzione del Campidoglio e faremo in modo di lavorare col più basso impatto ambientale possibile. Da parte mia ho già chiesto un nuovo incontro urgente con l’Assessore alla Mobilità Guido Improta – chiude il Presidente – in maniera tale da coordinarci e fare in modo che il quadrante Est di Roma riesca a portare a termine, nel minor tempo possibile, quella che si presenta a tutti gli effetti come la prima vera opera di Roma Città Metropolitana”.
Sulla sentenza si sono espressi in queste ore anche gli assessori alla Mobilità e alla Trasformazione Urbana di Roma Capitale, Guido Improta e Giovanni Caudo. In una nota congiunta scrivono infatti: "La sentenza del Consiglio di Stato, che rigetta il ricorso relativo al prolungamento della metro B nella tratta Rebibbia - Casal Monastero sollevato dalla ditta CMB e che riconosce la legittimità dell’assegnazione dei lavori alla ditta Salini, è un importante chiarimento. Ora, infatti, il Campidoglio ha un quadro certo e un soggetto pienamente legittimato. Toccherà alla politica e a questa amministrazione avviare i contatti con la ditta Salini per raggiungere una soluzione positiva che riequilibri il progetto risolvendo le problematiche amministrative, finanziarie e di sostenibilità ambientale, sciogliendo gli elementi negativi contenuti nel progetto, voluto dalla giunta Alemanno, che preoccupano i cittadini dei quartieri interessati dalla metro B. Noi consideriamo questa opera essenziale per il trasporto in un intero quadrante della capitale e necessaria anche in un’ottica di Città Metropolitana ma vogliamo realizzarla nel pieno rispetto della sostenibilità economica e ambientale".