Via al car sharing bis Tra un mese in strada le Smart “usa e molla”
Il 9 aprile la data ufficiosa dell’inaugurazione di Car2go Il Comune: bando per più società, massimo 1500 auto di La Repubblica del 09.03.2015
09 March, 2015
di Diego Longhin
A metà aprile a Torino partirà il servizio “free floating” di car sharing. Ai nastri di partenza figura già una delle principali società, Car2go, la prima ad inaugurare le auto in “condivisione libera” in Italia. Torino sarebbe la quarta città dove inizierebbero a girare le Smart bianche e blu dopo Milano, Roma e Firenze.
Si ipotizza già una data per l’inaugurazione, il 9 aprile, anche se dalla società si conferma l’interesse per la piazza torinese ma non viene ancora indicato un giorno preciso per l’avvio e si puntualizza che l’azienda controllata da Mercedes non avrebbe ancora inviato la domanda a Palazzo Civico per avere l’autorizzazione a sbarcare in città. La voce, però, si fa sempre più insistente, indicando la settimana a cavallo di domenica 12 aprile, prima del via alla Sindone, come la più probabile.
D’altronde a fine febbraio era stata la stessa società, che ha rivoluzionato il concetto di car sharing in Italia, a indicare Torino, assieme a Honolulu nelle Hawaii e a Chogging in Cina, come una delle imminenti tappe di sviluppo a livello globale. «La nuova apertura è il segnale evidente che in Italia c'è bisogno di auto in condivisione. Ci sono altre città che potrebbero avere condizioni favorevoli per il nostro sbarco, ma sono solo ipotesi future», ha dichiarato a fine febbraio Gianni Martino, manager di Car2go per l’Italia. Tanto che si ipotizzava un taglio del nastro nella seconda metà di marzo.
Il bando aperto lanciato dal Comune a fine gennaio, dopo quello del 2014 andato deserto, ha attirato l’attenzione.
Lo scopo di Palazzo Civico e dell’assessore ai Trasporti, Claudio Lubatti, è quello di affiancare al tradizionale Car City Club (prendi l’auto in una stazione e la riporti nella stessa oppure in una stazione diversa) il servizio libero, “flottante” come si dice in gergo. Prendo e lascio il mezzo dove voglio all’interno dell’area coperta dal servizio, pagando una tariffa al minuto addebitata su carta di credito, prenotando all’ultimo momento il mezzo più vicino con lo smartphone.
Il bando aperto del Comune prevede un massimo di 1.500 vetture su tutta la città, ma ciascun operatore potrà avere da un minimo di 120 a un massimo di 450 auto. L’obiettivo è di attirare più di una società su Torino: oltre a Car2go in Italia operano Enjoy, il car sharing free floating di Eni con le Fiat Cinbale. Cinquecento rosse, e poi Twist, per ora solo a Milano con le Volkswagen Up. «L’apertura di questo servizio — aveva sottolineato Lubatti nel giorno del lancio del bando —migliorerà la mobilità e il traffico. Nelle altre città si sono raggiunti dati record e diversi clienti hanno deciso di vendere la seconda e, in molti casi, la prima auto». Per il Comune, che farà pagare un canone di 700 euro a mezzo, il free floating garantirà, a regime, un introito di un milione di euro.
Car2go opera in 30 città di otto Paesi al mondo con oltre un milione di clienti e 12.500 vetture. E con il servizio annunciato di “roaming” un iscritto a Torino entrerebbe nel circuito glo- Di sicuro, oltre a Car2go arriverà sul mercato locale anche Enjoy, più o meno in contemporanea, ma le società cercano di tenere segreto l’apertura fino all’ultimo. Entro pochi giorni il quadro delle aziende che apriranno in città si dovrebbe chiarire, così come le date di avvio.
L’arrivo del free floating sarà l’ultimo tassello di una mobilità che è cambiata radicalmente a Torino: dopo la metropolitana, il servizio di bike sharing, ora il rafforzamento del car sharing tradizionale e l’arrivo di quello “flottante”. Senza poi considerare lo sbarco, carico di polemiche e scontri aspri con i tassisti, di Uber Pop.