Autobus serali ridotti e via le linee doppione per fare fronte ai tagli
l Comune alla Regione: “Ora ci fornisca cifre precise” L’Agenzia per la mobilità prepara il piano d’emergenza - da La Repubblica del 11.03.2015
10 March, 2015
di Mariachiara Giacosa e Diego Longhin
SE SI prova a capire come i tagli annunciati dalla Regione modificheranno le mappe e gli orari del trasporto pubblico a Torino, le risposte toccano due filoni: le linee doppione, vie e corsi su cui passano bus diversi, oppure il servizio serale, già rivisto nel 2012 allungando i tempi di passaggio dei pullman, ma dove si può ancora incidere. Anticipando lo stop del servizio bus, anche solo di una o due ore, oppure allungando ancora le frequenze, si risparmierebbero quattrini. Ragionamento da cui viene tenuta fuori la metropolitana. Così come sarebbero da rivedere i percorsi delle linee nel centro, ricco di sovrapposizioni, pensando a utilizzare meglio i binari del tram per una nuova linea. Non sono suggestioni, ma ipotesi contenute in studi che rimbalzano dall’Agenzia di Mobilità Metropolitana al Comune, passando per Gtt e facendo poi il percorso opposto.
D’altronde i tagli non sono una novità dell’ultima giunta Chiamparino: è dal 2010 che si va avanti a sforbiciate. E su Torino si è già inciso per un 20 per cento in tre anni.
Ieri l’assessore ai trasporti del Comune, Claudio Lubatti, ha incontrato il collega della Regione, Francesco Balocco, per chiedere chiarezza sulla cifre. «Siamo all’inizio », si limita a dire l’assessore. Lo stesso colore politico crea imbarazzo, ma soprattutto Lubatti ripone fiducia nel lavoro che la maggioranza ha promesso in Consiglio regionale, ovvero recuperare qualche risorsa.
La Regione in questi giorni è al lavoro per capire dove e come risparmiare i 27 milioni “scomparsi” dal bilancio. Sotto la scure dei tagli cadranno le sovrapposizioni, tra gomme e ferro e tra gomma e gomma. Ma il lavoro più proficuo Balocco conta di portarlo a casa nella trattativa con Trenitalia. Anche se qui i soldi da recuperare sono ben di più: Trenitalia ha presentato un preventivo da 234 milioni, la Regione ne ha solo 187. Quasi 50 in meno.
Il presidente e amministratore delegato di Gtt, Walter Ceresa, prima di parlare di forbici, vorrebbe ricevere i soldi che aspetta per il 2014. «Abbiamo un contenzioso con la Regione per 18 milioni su servizi che abbiamo svolto ma per i quali non siamo stati pagati», sottolinea. Un problema che rischia di riproporsi quest’anno, aggravato dall’ulteriore taglio che per i bus prevede una riduzione del 3 per cento. «Il problema sarà mantenere la quantità e la qualità dei servizi su un livello adeguato — spiega Ceresa — il 2015 è un anno importante. Avremo a Torino turisti da tutto il mondo, bisogna valutare bene come garantire il servizio».
Il numero uno di Gtt non fa allarmismi: «Voglio capire bene le cifre. Noi abbiamo già fatto tutte le alchimie per ridurre i costi, salvaguardare i posti di lavoro e mantenere il servizio. Qualche margine c’è ancora ma si tratta di essere chiari». Ovvero? «Cifre esatte e tempi di pagamento esatti. Perché un conto è sapere quante risorse avrai, ma a noi serve conoscere i flussi di cassa perché qui è sempre una lotta farsi pagare. Non è colpa della Regione, che ha problemi di bilancio, ma le aziende, quindi anche la nostra, hanno bisogno di certezze». E tira fuori la storia dei 150 milioni di Fondi Fas che la Regione doveva usare per pagare i debiti. «Un anno fa mi hanno detto che il decreto di sblocco era sulla scrivania del ministro. Sto ancora aspettando ».