Smog, nei primi due mesi del 2015 sono aumentati gli sforamenti delle polveri
25 giorni di sforamento a Torino da gennaio a marzo 2015 (20 nel 2014), 26 ad Alessandria (13), 16 ad Asti (8), 3 a Biella (zero nel 2014), 4 a Cuneo (zero nel 2014), 21 a Novara (4), 1 a Verbania (zero nel 2014), 18 a Vercelli (55) - da La Stampa del 13.03.2015
12 March, 2015
di Alessandro Mondo
Meno pioggia, poco vento. Sono i fattori che secondo Arpa Piemonte hanno determinato un peggioramento delle polveri sottili, i Pm10, nei primi due mesi del 2015 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Tanto è bastato per far precipitare la situazione a Torino e negli altri capoluoghi di provincia del Piemonte, penalizzato con le altre regioni del Nord dall’accumulo degli inquinanti nel «catino» della Pianura Padana. Non a caso, ha spiegato l’assessore regionale all’Ambiente Valmaggia, si sta creando un «asse» interregionale per chiedere all’Unione europea di ricalibrare le soglie di sforamento.
I dati: 25 giorni di sforamento a Torino da gennaio a marzo 2015 (20 nel 2014), 26 ad Alessandria (13), 16 ad Asti (8), 3 a Biella (zero nel 2014), 4 a Cuneo (zero nel 2014), 21 a Novara (4), 1 a Verbania (zero nel 2014), 18 a Vercelli (55). Come ha spiegato Arpa Piemonte, presentando i dati, «a seguito delle condizioni meteo «in questi mesi si registrano con frequenza significativa superamenti del limite giornaliero del Pm10, 50 milligrammi per metro cubo».
Evoluzioni seguite con attenzione da Bruxelles, con riferimento all’Italia e in particolare alle quattro regioni del Nord, che nel giro di un anno rischiano di doversi dividere una sanzione in arrivo da Bruxelles (la somma viene detratta dai fondi strutturali assegnati ai singoli Paesi dell’Unione): l’ammontare complessivo potrebbe raggiungere gli 800 milioni; quanto basterebbe, se al Piemonte toccasse un conto di 200 milioni, per giocarsi la metà dei fondi assegnati dall’Europa.
(foto Reporters)