Casa Sol a Torino, ridurre lo spreco alimentare creando socializzazione
Nel quartiere San Salvario, i vicini di Casa Sol, il progetto di coabitazione solidale, sono attivi nella lotta contro lo spreco alimentare. Il cibo recuperato diventa strumento di aggregazione, condivisione e festa
20 March, 2015
Alessia, Andrea, Stefano, Elena, Irene, Vanessa, i vicini del condominio Casa Sol, sabato 14 marzo 2015 sono andati a raccogliere nei bar e locali di Corso Marconi e Via Madama Cristina avanzi alimentari. Perché? Per offrire un’apericena il giorno dopo, domenica 15 marzo, alla cittadinanza in festa in via Nizza nr. 15/17, dove si trova proprio Casa Sol. Domenica, infatti, si è svolta l’iniziativa “Arte Migrante”: teatro, musica, ballo, storie di vita e cibo condiviso sono le parole chiave che riassumono e descrivono la vivacità e la bellezza dell’evento.
Per questo gruppo di giovani, che vivono nello stesso condominio, l’offrire cibo recuperato non è un’azione dalla dimensione assistenziale, come quella del Banco Alimentare che mette a disposizione delle persone bisognose pasti di eccedenze alimentari recuperate. Per loro gli avanzi alimentari sono un mezzo relazionale, veicolo di situazioni amichevoli e opportunità d’incontro per creare consapevolezza e condivisione. “Gli alimenti avanzati, come già sappiamo”, afferma Vanessa, “sono troppi. Per noi il cibo avanzato e recuperato diventa una risorsa, valorizza e crea occasioni d’incontro e festivi nei portici di via Nizza, una zona problematica.” La festa di Casa Sol, un condominio in cui vivono persone di diverse estrazioni economiche e difficoltà, è un'azione cittadina importante, poiché secondo il gruppo organizzatore, momenti come questi non solo migliorano le relazioni tra vicini, ma incrementano anche le opportunità di conoscersi e aiutarsi a vicenda.
San Salvario diventa sempre più consapevole sullo spreco alimentare e pone l'attenzione sul valore materiale e immateriale del cibo. Iniziative come questa, anche nell’ambito del progetto “Fare società riducendo rifiuti”, sono un fattore indicativo che nel quartiere si sta attivando una rete di raccoglitori e distributori di prodotti alimentari avanzati.