Il porta a porta per i rifiuti arriva a San Salvario
Il confronto rispetto a quattro anni fa che fa suonare il campanello d’allarme: 42% di differenziata nel 2011, 42,2 l’anno scorso – da La Stampa del 26.03.2015
26 March, 2015
di Letizia Tortello
l
porta a porta arriverà a San Salvario «entro un anno, entro fine
mandato», spiega l’assessore all’Ambiente, Enzo Lavolta.
Stavolta, l’annuncio sembra corrispondere ai fatti, dopo tanti
rinvii. Amiat e Comune stanno studiando un piano per migliorare il
contratto di servizio, che prevederà il risparmio di 1 milione di
euro l’anno, da investire su un nuovo quartiere vicino al centro.
Un’esigenza concreta, visto che la differenziata è ferma al palo
dal 2011. Nonostante lo scorso settembre sia partito il servizio in
Crocetta.
Ma
è il confronto rispetto a quattro anni fa che fa suonare il
campanello d’allarme: 42% di differenziata nel 2011, 42,2 l’anno
scorso. «Una crescita lenta, che ci allontana dagli obiettivi
dell’amministrazione», attacca il consigliere comunale di Sel,
Michele Curto, che sul tema ha presentato un’interpellanza in Sala
Rossa. La prima delibera votata dal Consiglio parlava di numeri
fantasmagorici: 65% di differenziata entrò il 2016, ben lontano dai
risultati di oggi. Una prima risposta a Curto l’ha data, ieri, il
presidente di Amiat, Maurizio Magnabosco, durante la I Commissione,
presieduta da Alessandro Altamura. «Non riusciamo a fare
investimenti. Siamo bloccati da 5 anni, è già tanto se garantiamo
il mantenimento», ha spiegato. Se due anni fa, Torino era capitale
indiscussa tra le grandi città della differenziata, davanti a Milano
e Roma, oggi perdiamo competitività. Il colpo di coda dovrebbe
arrivare proprio da San Salvario.
Il finanziamento provinciale
per lo start up del porta a porta c’è e vale 800 mila euro. Con 1
milione risparmiato da Amiat, «almeno una parte del quartiere della
movida - continua Lavolta - potrebbe essere coperta. Ce lo chiedono
da tempo gestori e residenti». La delibera per rivedere il piano di
organizzazione del lavoro di pulizia su strada dell’azienda
multiservizi è quasi pronta. Lavolta la presenterà in giunta entro
dieci giorni. Ma come si farà a risparmiare tutti questi soldi,
considerato che entrò dicembre Amiat prevede altre 20 assunzioni?
«Abbiamo presentato alla direzione Ambiente le proposte - illustra
l’ad, Roberto Paterlini -: cassonetti più grandi, svuotati
meccanicamente, eliminazione del porta a porta in una fetta di
collina, perché a resa bassa, una parte di spazzamento a terra con
le macchine». Oggi, per il 90%, la pulizia delle strade è fatta
dagli spazzini. «Se riuscissimo a convincere i cittadini a fare
qualche sacrificio e a lasciare libere le aree dal parcheggio, in
alcuni momenti della settimana - continua -, potremmo passare con
costi inferiori». Una strategia per risollevarsi, la mette in campo
l’ambientalista e direttore di Eco dalle Città, Paolo Hutter:
«Potenziare inziative come sono le sentinelle dei rifiuti e le
cartoniadi, e fare le multe a chi non rispetta le regole».