Rivoluzione differenziata: compostaggio in collina e meno bidoni in città
Un piano di risparmi che consentirà anche di migliorare la pulizia delle strade, in attesa della raccolta differenziata a San Salvario – da La Stampa Edizione Torino del 14.04.2015
14 April, 2015
di Letizia Tortello
Sarà
una rivoluzione soft, ma consentirà di risparmiare
2,6 milioni di euro
dal 2018, di cui circa 800 mila a partire già da quest’anno. Poi
1,4 milioni l’anno prossimo e 2,1 nel 2017.
Per finanziare la
raccolta
differenziata a San Salvario,
che dovrebbe arrivare entro un anno (se ci saranno i soldi estendersi
a Vanchiglia), il Comune ha trattato con Amiat un piano di risparmi,
che consentirà anche di migliorare la pulizia delle strade. Il primo
cambiamento evidente ai capi opposti della città.
In collina,
l’azienda multiservizi distribuirà cassonetti
per fare il compostaggio
in giardino, sostituendoli ai bidoni della raccolta a domicilio
dell’organico. Raccogliere, su per i bricchi, l’immondizia porta
a porta è piuttosto costoso. Per questo, i tradizionali bidoni
marroni lasceranno il posto, entro l’anno, a 3300
compostiere.
Funzionali per produrre materiale da riutilizzare in giardino. La
Città dovrà spendere 150 mila euro per attrezzarsi, ma i risparmi
sul servizio di raccolta sono sostanziosi. Il piano di Amiat,
con relativi risparmi, è scritto in una delibera che l’assessore
all’Ambiente, Enzo
Lavolta,
porterà in Giunta. Un lavoro di lima che permette di dare un
colpetto di acceleratore alla differenziata.
L’ha chiesto più
volte il Consiglio comunale, orologi replica e ancora ieri il consigliere di Sel
Curto ha sollevato il problema: «Se andiamo di questo passo,
arriveremo al 65% di differenziata, annunciato dal sindaco a inizio
legislatura, nel 2113, tra cent’anni». Oggi siamo al 42,2 e la
Città, nella delibera, ha ridotto le aspettative: punta al 50% entro
il 2018.
L’altro
effetto collaterale della spending review attuata da Amiat sarà a
Falchera.
Diminuiranno i cassonetti
del porta a porta, sostituiti da bidoni più grandi in strada,
che interesseranno più condomini. Lo stesso accadrà per il vetro e
la plastica in altri quartieri non ancora identificati, per un totale
di 435 mila torinesi interessati: campane più grandi, al posto dei
cassonetti piccoli sotto casa. Sembra un’inezia, ma i passaggi
costano e riunire la spazzatura in bidoni dalla capienza maggiore
consentirà un risparmio
di 860 mila euro.
Cosa
cambierà per noi? Nei quartieri del porta a porta non dovremo più
esporre i sacchetti di vetro e plastica, ma portarli nelle campane
collettive. Il presidente di Amiat, Maurizio
Magnabosco
spiega: «Anziché raccogliere buste colme di plastica e vetro, che è
onerosissimo, e fermare i mezzi ogni 10 metri, il camion farà una
sola sosta, dimezzando i tempi, con minor consumi di mezzi, perdonale
e benzina e meno disagio ai cittadini.
(foto La Stampa)