Tassa rifiuti, stangata in arrivo Amiat e Comune preparano un aumento del 7 per cento
Acconto recapitato nelle case in questi giorni, a fine anno la maxibolletta Rinviata anche l’estensione della differenziata a Vanchiglia e San Salvario
23 April, 2015
di Gabriele Guccione
Proprio mentre stanno arrivando nelle buche delle lettere dei torinesi le bollette per il pagamento dell’acconto della tassa sui rifiuti e i contribuenti si chiedono di che morte dovranno morire quando il prossimo autunno toccherà loro versare il saldo, a Palazzo Civico scoppia il panico sul rischio che quest’anno, alla fine dei conti, la Tari aumenti anche del 7 per cento.
Proprio mentre stanno arrivando nelle buche delle lettere dei torinesi le bollette per il pagamento dell’acconto della tassa sui rifiuti e i contribuenti si chiedono di che morte dovranno morire quando il prossimo autunno toccherà loro versare il saldo, a Palazzo Civico scoppia il panico sul rischio che quest’anno, alla fine dei conti, la Tari aumenti anche del 7 per cento.
Per il momento nulla è stato deciso, e molto, se non tutto, dipende dalle discussioni che si stanno intavolando in questi giorni attorno allo spinoso tema del bilancio comunale. Ma lo spettro dell’aumento ha cominciato ad aggirarsi per i corridoi del municipio, dopo le parole che l’assessore ai Tributi, Gianguido Passoni, ha pronunciato l’altra sera alla riunione con il gruppo dei consiglieri comunali del Pd: «Il preventivo sui costi della Tari che abbiamo appena ricevuto è più salato del 7 per cento rispetto a quello dell’anno scorso – si sono sentiti dire alla riunione dell’altra sera gli eletti in Sala Rossa – Quindi esiste il rischio che la tassa dei rifiuti aumenti».
Una crescita di circa 11 milioni di euro, che si aggiungerebbero ai 160 pagati l’anno scorso ad Amiat per il servizio e ai 23 milioni di costi amministrativi messi in conto dal Comune, e che finirebbero per gravare sulle tasche dei torinesi. Abbastanza, insomma, per suscitare l’allarme dei consiglieri comunali, dato che la promessa politica, nell’autunno scorso, era stata quella di abbassare, non di alzare, la tassa.
Subito, ieri, ci si è interrogati sul fatto che l’aumento derivasse dal contratto di servizio applicato da Amiat: un dubbio venuto prima di tutto al presidente della Commissione attività produttive, Gianni Ventura. Ipotesi scartata dal presidente dell’azienda di igiene ambientale, Maurizio Magnabosco: quest’anno, hanno fatto sapere da via Giordano Bruno, il servizio costerà 161 milioni e 600mila euro, trecentomila in meno rispetto all’anno scorso. Oltretutto il budget è ancora in discussione e nulla è stato deciso.
«Non capisco da dove nascano queste cifre – taglia corto l’assessore alle Partecipate, Giuliana Tedesco – Quel che so io è che il corrispettivo previsto dal contratto di servizio per il 2015 è di 300mila euro inferiore rispetto allo scorso anno».
Passoni è di un altro avviso: «Amiat, quando dice che i costi non sono aumentati, si riferisce solo a un pezzo del contratto, non a tutti gli extracosti. L’aumento è un pericolo che esiste se passa l’idea – precisa l’assessore – che oltre alla raccolta dei rifiuti si affidino ad Amiat altri servizi non previsti, come quelli per estensione della differenziata».
Certo è che, rimpalli a parte su chi sia il responsabile dell’aumento, la notizia ha messo in fibrillazione Palazzo Civico. Passoni punta il dito sul piano dell’assessore all’Ambiente, Enzo Lavolta, che non a caso, viste le preoccupazioni sul rincaro della Tari, ha deciso di «congelare » il provvedimento che prevedeva di usare il milione di euro risparmiato sui costi di raccolta dei rifiuti per estendere a San Salvario e a Vanchiglia l’estensione del porta a porta. Un piano che avrebbe consentito di aumentare nel giro di due anni il tasso di differenziata dall’attuale 42,9 per cento al 50.
Ilcapogruppo del Pd, Michele Paolino, cerca di gettare acqua sul fuoco: «Dell’aumento si è parlato, ma in un quadro generale di ipotesi su cui ancora non è stato deciso nulla».
Leggi anche "Nessun ritocco, il costo è diminuito”. Intervista all'assesore all'Ambiente Enzo Lavolta
(foto di Quotidianopiemontese.it)
Ilcapogruppo del Pd, Michele Paolino, cerca di gettare acqua sul fuoco: «Dell’aumento si è parlato, ma in un quadro generale di ipotesi su cui ancora non è stato deciso nulla».
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(foto di Quotidianopiemontese.it)








