Expo 2015, ecco la Carta di Milano
"Ci impegnamo a consumare solo le quantità di cibo sufficienti al fabbisogno, assicurandoci che il cibo sia consumato prima che deperisca, donato qualora in eccesso e conservato in modo tale che non si deteriori"
27 April, 2015
"La
presentazione della carta è un punto di partenza, non punto di arrivo. I
sei mesi che abbiamo davanti ci possono mostrare la potenza e le
potenzialità di questa carta". Lo ha affermato il ministro delle
politiche agricole con delega ad Expo, Maurizio Martina, in occasione della presentazione della Carta di Milano all'Università Statale. "Qui - ha detto Martina - misuriamo le ambizioni
dell’Italia e dell’Expo" e questo è uno "strumento diplomatico
straordinario". "Siamo solo all’inizio - ha ribadito al
termine del suo intervento - e già il fatto che si sia prodotta una
carta in 19 lingue e potenzialmente leggibile da 3 miliardi e mezzo di
persone è un fatto straordinario".
La carta
Preamobolo:
"Noi donne e uomini, cittadini di questo pianeta, sottoscriviamo questo documento, denominato Carta di Milano, per assumerci impegni precisi in relazione al diritto al cibo che riteniamo debba essere considerato un diritto umano fondamentale. Consideriamo infatti una violazione della dignità umana il mancato accesso a cibo sano, sufficiente e nutriente, acqua pulita ed energia. Riteniamo che solo la nostra azione collettiva in quanto cittadine e cittadini, assieme alla società civile, alle imprese e alle istituzioni locali, nazionali e internazionali potrà consentire di vincere le grandi sfide connesse al cibo: combattere la denutrizione e la malnutrizione, promuovere un equo accesso alle risorse naturali, garantire una gestione sostenibile dei processi produttivi".