Con "Impariamo a riusare" la Citta' Metropolitana di Roma diffonde pratiche virtuose
Ad Albano Laziale e Velletri (Roma) parte "Impariamo a riusare", il progetto per la "Realizzazione di una rete di soggetti specializzati per il recupero di beni ancora riutilizzabili"
11 May, 2015
“Impariamo a riusare” è il progetto pilota per la “Realizzazione di una rete di soggetti specializzati per il recupero di beni ancora riutilizzabili” che verrà sviluppato nei territori dei Comuni di Albano Laziale e di Velletri (Roma).
Presentato la scorsa settimana, il progetto, ideato e patrocinato dalla Città metropolitana di Roma Capitale, verrà attuato da WWF Ricerche e Progetti srl, Occhio del Riciclone Italia Onlus e Meno Rifiuti srl, con l’adesione dei due Comuni, ed è finalizzato ad incentivare la diffusione di pratiche virtuose di 'scambio-baratto’, a favorire l’ acquisto di beni “seconda vita”, ad allungare il ciclo di vita dei prodotti riducendo il "rifiuto finale", agevolando altresì la fascia economicamente più debole della cittadinanza.
“La Città Metropolitana può costituire un’importante occasione di crescita dei nostri territori”, ha detto il Delegato alle Politiche delle Risorse Umane, Formazione e Politiche del Lavoro della Città metropolitana di Roma Capitale Massimiliano Borelli. "Questa potrà concretizzarsi solo se saremo in grado di stimolare grandi dosi di innovazione e protagonismo da parte degli Enti locali e dei cittadini che vivono, usano, trasformano le nostre realtà e di costruire vere sinergie tra Comuni e settori di intervento. Il Progetto 'Impariamo a riusare' vuole incarnare questa filosofia, chiamando a collaborare due territori vicini ma differenti, il Comune di Albano Laziale e quello di Velletri, e fondendo nel concetto di Impresa sostenibile 'a Km zero' sia i temi del Riuso e della Riduzione dei Rifiuti sia quelli della Formazione e del Lavoro”.
Le attività del progetto consisteranno, in particolare, nel fornire supporto per:
la redazione di un regolamento comunale dedicato;
l’organizzazione e attivazione di un Bando per il reclutamento di operatori economici, artigiani, artisti e giovani del territorio interessati a partecipare a percorsi di formazione/assistenza, che li mettano nelle condizioni di proporre, successivamente, la propria candidatura a componenti della Rete provinciale dei: “Barattatori –Riutilizzatori – Riprogettatori, specializzati di Beni Riutilizzabili”;
l’integrazione delle attività di riutilizzo dei beni all’interno di una strategia complessiva di riduzione e prevenzione dei rifiuti;
la redazione di apposite Linee Guida per la certificazione degli operatori specializzati nel riutilizzo dei beni.
Successivamente un portale internet sarà dedicato alla rete del riuso e costituirà il punto di incontro tra gli operatori della rete e dei cittadini.
Entro il mese di Maggio, in ognuno dei due Comuni, sarà completato il Censimento degli operatori locali dediti ad attività di Riutilizzo, Baratto, Upcycling, Riparazione e altre attività connesse al riutilizzo dei beni e verrà pubblicato il Bando per il Reclutamento degli Operatori che parteciperanno agli incontri formativi.
“Questo progetto si inserisce nella complessa programmazione sulla gestione dei rifiuti attuata dal Comune di Albano laziale. In questi anni abbiamo cercato di dare un chiaro indirizzo, caratterizzato dalla massima differenziazione del rifiuto, salvaguardando i costi e favorendo opportunità occupazionali. L’iniziativa presentata oggi, quindi, è l’ennesimo passo di questo percorso”, ha dichiarato Nicola Marini, Sindaco di Albano Laziale.
"Siamo orgogliosi di attuare sul nostro territorio un progetto virtuoso come questo, importante sia nell’ambito del rispetto dell’ambiente, che in quello sociale”, ha aggiunto Luca Andreassi, Consigliere di Albano Laziale. "Svilupperemo la cosiddetta 'Filiera corta', riducendo in questo modo il rifiuto finale. Inoltre organizzeremo e attiveremo un bando per il reclutamento di cittadini da impiegare all’interno del processo di riutilizzo degli oggetti. In tal senso avremo un occhio di riguardo verso i disoccupati del territorio, dando loro una nuova opportunità”.