Flash mob a piazza Chiesa Nuova a Roma: appare una fermata della Metro C
Flashmob di attivisti e cittadini, a Piazza della Chiesa Nuova a Roma appare un colonnina della MetroC. A gran voce viene chiesto che la stazione sia rimessa in progetto e di seguito in cantiere
14 June, 2015
Ieri, domenica 14 giugno, a Roma, associazioni, comitati e cittadini si sono riuniti di buon mattino in piazza della Chiesa Nuova per chiedere che sia prevista anche questa fermata della Metro. In mezzo alla piazza è stata posta una colonnina rappresentata proprio una fermata della Metro C.
Originariamente prevista dal progetto complessivo della nuova metro di roma, la stazione della Metro C di Chiesa Nuova è stata poi messa nel dimenticatoio venendo a creare un tunnel di 2km tra la stazione di piazza Venezia e quella di San Pietro.
Per questo i ragazzi del comitato MetroXRoma hanno deciso di scendere in campo e realizzare questo flashmob volto a riportare l’attenzione sulla stazione. Secondo il comitato infatti non esistono delle peculiarità archeologiche di questo sito rispetto ad altri già affrontati ed anche il lato economico inciderebbe solo in minima parte sui costi già sostenuti:
"La spesa avrà un influenza minima, solo al 7% dei soldi spesi fino ad oggi e appena al 4% della spesa complessiva prevista sull’infrastruttura completa da Grottarossa a Pantano.- spiega in una nota proprio il comitato MetroXRoma - I tempi di realizzazione sono sovrapponibili a quelli delle altre stazioni della tratta. Sarebbe comunque possibile differire di almeno un anno l’apertura della stazione senza inficiare sull’esercizio della restante tratta."
A Roma del resto ci sono 53 km di linee metropolitane con 67 stazioni. Due le linee insufficienti a coprire le necessità di una metropoli con 4 milioni di abitanti ed una terza, la metro C appunto, che con l’attuale tratta limitata alla stazione di Centocelle, non riesce ancora ad offrire un servizio utile alla cittadanza che, dai popolosissimi quartieri del quadrante est della capitale, avrebbe bisogno di arrivare in centro.
Senza questa fermata quindi "Viene compromesso in modo pesante e irrimediabile l’effetto di distribuzione al centro storico che era uno dei canoni fondanti la scelta di realizzare la Linea C su questo tracciato - prosegue il comitato - Viene compromessa la possibilità di perseguire ampie pedonalizzazioni e ridurre drasticamente la rete di superficie. Non si realizzerebbe l’auspicata riduzione dell’inquinamento e dell’impatto ambientale sul contesto storico monumentale più importante al mondo"
Il prossimo 29 giugno sarà aperta la tratta della MetroC fino alla stazioni di Lodi ma quelle nevralgiche, ovvero San Giovanni e Fori Imperiali dovrebbero invece essere completate rispettivamente nel 2016 e nel 2021.
Presente al Flash mob anche Legambiente che ha aderito all’iniziativa: “Nella capitale quasi un miliardo di persone sale e scende ogni anno dai mezzi pubblici eppure le automobili continuano ad essere il mezzo di trasporto privilegiato dai romani - ha dichiarato in tale occasione Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio - A Roma ci sono più auto che abitanti, ora per creare una città a misura d'uomo e di bambino vanno create le condizioni necessarie a rendere migliore il trasporto pubblico proprio a partire da un nuovo sviluppo degli assi su ferro di metro e tram. In questo senso il flahsmob di questa mattina serve a ricordare alle amministrazioni che non è possibile pensare 2 km di tunnel metropolitana senza alcuno sbocco in superificie, la stazione di Chiesa Nuova deve essere fatta, in tempi brevi, certi e senza farne una nuova ed enorme cattredale come nel caso di alcune stazioni della Metro C e della B1. Di qui poi, si prosegua senza indugio la progettazione fino ad arrivare almeno ad Ottaviano cominciando a prevedere anche le tratte sucessive fino a Grottarossa come da PRG."
Tanti anche i ciclisti accorsi per partecipare al flashmob la cui presenza, ancora una volta, serve a rilanciare l'intermobilità, un altro importante tema legato alle linee metropolitane.
“Un altro punto fondamentale - conclude infatti Scacchi - che deve essere nell’agenda di tutte le amministrazioni è quello della connessione tra bus, metro, bici, treni, carsharing e così via. Sia quindi esteso ancora di più l’orario per salire in metro bici-al-seguito e siano installate una serie di rastrelliere robuste e utili a tutte le stazioni metropolitane, diverse da quelle presenti alla stazione di Conca d’Oro o Jonio che, seppur recenti, rendono, di fatto, complesso l’utilizzo di qualsivoglia tipo di catena per ancorare le bici, allontanando ancora una volta i ciclisti dai mezzi pubblici".