Mercato auto di maggio: +1,4% rispetto al 2014
Dopo il boom di aprile, a maggio 2015 c'è stato un incremento contenuto pari all’1,4% rispetto al risultato dello stesso mese 2014. +6,7% sul dato dei primi cinque mesi dell'anno
17 June, 2015
Frena il mercato europeo delle auto, che lo scorso mese ha registrato il più timido incremento delle immatricolazioni dopo 21 mesi consecutivi chiusi con segno positivo. Secondo i dati ACEA, l’Associazione europea delle Case Estere, sono infatti 1.151.965 le vetture registrate in Europa nel maggio 2015, l’1,4% in più rispetto al risultato dello stesso mese 2014 e +6,7% sul dato dei primi cinque mesi dell'anno. Chiudono in negativo il primo e il terzo mercato europeo, con Germania e Francia che segnano rispettivamente un -6,7% e -3,5%, mentre rimane moderato l’incremento nel Regno Unito, al +2,4%. Torna a crescere in doppia cifra la Spagna, che dopo il modesto +3,2% di aprile si attesta sul +14%. Ma nel paese della corrida sono ancora in vigore gli incentivi statali.
Per il presidente di Federauto Filippo Pavan Bernacchi: “Il dato di crescita nei primi cinque mesi del mercato italiano (+15,2%) non deve trarre in inganno: case e concessionari hanno fatto di tutto per assecondare una ripresa sin qui troppo timida da parte dei privati e per riscattare il mercato italiano dell’auto che, sino a fine 2014, rappresentava il fanalino di coda europeo. Inoltre la prima parte dell’anno è stata drogata dalla notevole crescita dei noleggi. Il nostro timore è che questo rimbalzo sia determinato da campagne sui prezzi senza precedenti, sostenute da case e concessionarie che fino a qui hanno rinunciato alle proprie marginalità. È chiaro che tali autoincentivi non possono durare in eterno e parzialmente sono già stati esauriti. Chiediamo quindi un intervento dello Stato in materia fiscale sulla falsa riga delle misure adottate nei principali paesi europei. Detassare gli automobilisti virtuosi – ha concluso il presidente di Federauto - deve essere la parola d’ordine per garantire al settore una ripresa stabile nel tempo. Sono tre le direttrici su cui da tempo i concessionari italiani chiedono l’intervento del Governo per rilanciare i consumi: rivisitazione del bollo e della pressione fiscale sull’auto aziendale e un’Iva agevolata per i privati”.
(foto strettoweb.com)