Case dell'Acqua ad EXPO: 865mila litri erogati nel mese di maggio
Sono 32 le Case dell’Acqua gratuita realizzate per EXPO da MM e CAP Holding, i gestori dell'acqua di Milano e Provincia. A maggio le 22 in funzione hanno erogato 865mila litri (54% naturale e 46% frizzante), circa 1300 litri al giorno ciascuna
22 June, 2015
Tra i servizi più apprezzati nell'enorme, soleggiato e spesso caldissimo sito di EXPO Milano, c'è sicuramente l'iniziativa delle "Case dell'Acqua", gli impianti di erogazione dell'acqua dell'acquedotto pubblico, allestiti dal Gruppo CAP (gestore del servizio idrico della provincia) e da MM (gestore di quello di Milano città), installati sul sito di Milano-Rho, per dissetare gratuitamente i visitatori durante tutti i sei mesi di EXPO. Nei primi giorni di EXPO, la nostra impressione è stata che gli impianti fossero un po' troppo defilati; successivamente però l'iniziativa è sempre stata più notata dai visitatori, probabilmente perché maggiormente comunicata e comunque diffusasi con il passa-parola, durante il girovagare tra i padiglioni.
Sono 32 le Case dell’Acqua realizzate sulla base di un accordo siglato con EXPO nel 2012. 22 quelle attive nel mese di maggio che hanno erogato 865.695 litri di acqua (54% naturale e 46% frizzante), ossia circa 1300 litri al giorno per ciascuna. Ma il trend è in crescendo: nella sola giornata di lunedì 1 giugno, fa sapere MM, le 22 Case hanno erogato 58.833 litri, quindi quasi 2700 litri al giorno per ciascuna. In base alla telelettura dei dati, il picco dei consumi risulta essere tra le 15 e le 17.
I punti di erogazione dell’acqua di rubinetto non sono una novità dell'EXPO milanese, perché c'erano anche nelle due precedenti EXPO di Saragoza e Shangai, ma l’edizione italiana ha una marcia in più rispetto alle precedenti, dal momento che le Case dell’Acqua si avvalgono dell’esperienza, dell’innovazione e del designmade in Italy: i 32 erogatori sono in grado infatti di distribuire acqua del rubinetto anche in versione refrigerata e frizzante (grazie alla semplice aggiunta di anidride carbonica), per permettere di dissetarsi in sicurezza e di evitare inutili consumi di plastica.
Le strutture installate in EXPO sono inoltre più innovative rispetto ai modelli già noti sul territorio milanese e lombardo: più piccole e più performanti, in grado di dissetare più persone in contemporanea, offrono poi la possibilità di rifornirsi anche senza contenitore, come nelle fontanelle tradizionali.
Le Case dell’Acqua producono anche importanti risparmi dal punto di vista ambientale: ciascuna è in grado di erogare quotidianamente fino a 7 mila litri di acqua. Tradotto in termini impatto sull’ambiente, l’utilizzo di questi impianti permette di non consumare 372 kg di petrolio al giorno e di non immettere in atmosfera diverse sostanze inquinanti, circa 427 kg di anidride carbonica, consumate in fase di produzione di Pet, materiale di cui sono composte le bottiglie d’acqua. L’acqua erogata dalle 32 Case dell’Acqua in Expo è soggetta inoltre a periodici controlli effettuati con nuove metodiche analitiche con lo scopo di monitorare 24 ore su 24 la qualità dell’acqua che serve l’area dell’Expo e quella microbiologica delle case dell’acqua installate all’interno dei padiglioni dell’Esposizione.
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