L’asticella della differenziata ad EXPO
EXPO, la quota di separazione dei rifiuti potrebbe passare dall’attuale 55% al 70%. Eccedenze alimentari: a metà giugno il recupero con Banco Alimentare ad oltre 4mila chilogrammi di alimenti - da IL SOLE 24 ORE del 24.06.2015
25 June, 2015
da Il Sole 24 Ore, (a.mac.)
«Non mi parli di rifiuti, ho appena litigato con un espositore» racconta Glora Zavatta raggiunta al telefono. Il suo obiettivo è raggiungere una quota di raccolta differenziata del 70%, dall’attuale 55 per cento. Ci si può arrivare ma - come in una grande città - c’è una complessità da gestire: il visitatore che butta il mozzicone di sigaretta per terra, la difficoltà di scegliere il contenitore corretto per un certo rifiuto (“aiuterebbe un codice colore universale in tutto il mondo apposto sul prodotto”, aggiunge la stessa responsabile per la sostenibilità di Expo2015), gli operatori che durante i picchi di lavoro fanno fatica a tenere il ritmo di uno smaltimento corretto. «E sappiamo che l’80% dei rifiuti viene prodotto dagli operatori», aggiunge Zavatta. Questa complessità richiede un lavoro costante di informazione sia ai visitatori che agli operatori, che passa anche attraverso la formazione dei volontari e dei field operator che, a loro volta, formano gli addetti ai ristoranti e alle pulizie. Un lavorio faticoso e capillare, che «potrà magari essere utile in futuro nella gestione dei grandi eventi».
A Expo la sostenibilità passa non solo dal recupero dei rifuti ma anche delle eccedenze alimentari. «L'accordo tra Expo Milano 2015, fondazione Cascina Triulza e Banco alimentare funziona – spiega Marco Lucchini , direttore della Fondazione Banco Alimentare, che coordina i volontari che la sera entrano nel sito espositivo per recuperare le eccedenze alimentari -. Abbiamo recuperato oltre 4mila chilogrammi di alimenti tra pane, pasta, passata di pomodoro e scatolame vario, frutta, verdura, salumi e piatti pronti. I prodotti sono stati distribuiti ad alcune delle 250 strutture caritative di Milano convenzionate con Banco Alimentare, che assistono oltre 54mila persone». Complice forse anche il tema alimentare di Expo, «riscontriamo grande sensibilità e attenzione al tema della gestione dello spreco – aggiunge Lucchini – all'interno di Expo Milano 2015, come documenta l'impegno del Mobility center, che la sera ci mette a disposizione i suoi mezzi per agevolare gli spostamenti dei volontari e quindi il recupero. A testimoniarlo sono anche le 170 persone che hanno risposto al nostro appello per aiutarci nel recupero, segno che forse qualcosa sta cambiando».
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