Roma, Metro C: inaugurata nuova tratta fino a Lodi
Marino, Improta e Delrio hanno inaugurato la nuova tratta della Metro C che arriverà fino a Lodi. Per San Giovanni bisognerà attendere il 2016
28 June, 2015
- di Giorgia Fanari e Matteo Nardi -
Da lunedì 29 giugno è aperta al pubblico, a partire dalle ore 15.00, la nuova tratta della Metro C di Roma con 6 stazioni in più: Mirti, Gardenie, Teano, Malatesta, Pigneto, Lodi.
“Dobbiamo ringraziare le istituzione ma anche le centinaia di persone che hanno contribuito alla realizzazione di questa opera negli uffici, da Atac e a Roma metropolitane”, ha detto Guido Improta, assessore alla mobilità di Roma, nel corso dell’inaugurazione delle nuove stazioni avvenuta alle ore 12.30.
“Il 29 giugno per Roma è un giorno di festa, con la ricorrenza dei Santi Pietro e Paolo. Festa che oggi diventa ancor più speciale con questa inaugurazione”, ha detto il sindaco Ignazio Marino dopo aver tagliato il nastro. “Sono orgoglioso di questo risultato e ringrazio il governo, la regione e la giunta. Se avessi detto all'inizio del mio mandato, quando ho visitato i cantieri e ho trovato la talpa smontata a San Giovanni, le betoniere ai Fori e le proteste, che avrei inaugurato 18 km di stazioni entro due anni nessuno ci avrebbe creduto. Ma quando ci sono operai che sudano e si impegnano i progetti si portano a termine”.
All’inaugurazione ha preso parte anche il ministro delle infrastrutture Graziano Delrio: “Oggi è una bella giornata, perché i mali delle metropoli come traffico e difficoltà di spostamento saranno parzialmente colmate da questa opera. Questo Paese ha bisogno della cura del ferro: io e il sindaco Marino che siamo medici - ha scherzato il ministro - sappiamo bene che dopo la diagnosi bisogno fare una cura e le metropolitane sono una cura efficace necessaria per la quotidianità. Il governo ha già investito oltre 10 miliardi per le metropolitane. Devo anche io ringraziare gli operai che hanno lavorato per realizzare questa metro e che ora potranno fieramente raccontare a figli e nipoti di aver lavorato per il bene pubblico”.
La Metro C, che ora da Pantano a Lodi ha 21 fermate per un totale di 18 km, sarà in funzione tutti i giorni dalle 5.30 alle 23.30 con una frequenza di 6 minuti circa. I treni non hanno conducente a bordo ma sono controllati e guidati da un sistema di automazione integrale driverless.
Per quanto riguarda le stazioni, Ignazio Marino ha annunciato che “in ciascuna di esse metteremo delle opere d'arte importanti proprio per ricordare l'importanza che ha la metro C per una città che è Capitale d'Italia. Qui nella stazione Teano ad esempio - ha aggiunto - metteremo il calco a grandezza naturale utilizzato per realizzare la copia del Marco Aurelio che è in piazza del Campidoglio. Sarà un calco a grandezza naturale”. A questa iniziativa potrebbe aggiungersi quella, più volte proposta da Stefano Veglianti, assessore ai lavori pubblici del V Municipio, di cambiare la affiancare alla denominazione della stazione “Teano” quelal di “Gordiani” in quanto maggiormente rispondente all’identità e alla storia del quartiere in cui sorge il mausoleo di epoca romana denominato ‘Villa Gordiani’”: in questo modo, la Metro C potrebbe diventare un collegamento utile anche dal punto di vista del turismo.
“Si tratta della prima metropolitana che collega Roma centro con un comune esterno come Monte Compatri”, ha ricordato l’assessore alla mobilità alla Regione Michele Civita, presente all’inaugurazione. Senza dimenticare che nel futuro della Metro C ci sono fermate come San Giovanni, che sarà un interscambio importante con la Metro A, e Fori Imperiali per scambiare con la Metro B Colosseo. L’inaugurazione della stazione San Giovanni dovrebbe arrivare a metà 2016, mentre nel 2021 si punta ad aprire la fermata a Fori imperiali. Per quanto riguarda il prolungamento della tratta da Venezia a Prati, ancora nulla di certo: Graziano Delrio ha annunciato che il progetto di prolungamento di 1,3 miliardi di euro verrà valutato nei prossimi mesi.
Una festa che però deve tener conto della protesta formale nei confronti dell’amministrazione del Consorzio Metro C che ha disertato l’inaugurazione: se da una parte infatti il Comune chiede al Consorzio di pagare una penale da circa 30milioni di euro per il ritardo di 8 mesi nella consegna dei lavori, dall’altra i costruttori della linea ribattono che sono in credito di ben “200 milioni” e da “tre mesi non vedono un euro”.
L'apertura delle nuove stazioni comporta una serie di cambiamenti per le linee bus di zona, in modo da connetterne al meglio il servizio con quello della metropolitana.
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