Bidoni più grandi e fuori dai cortili
In arrivo la rivoluzione della raccolta rifiuti: cassonetti capienti in strada e compostiere in collina - di Letizia Tortelloda LaStampa del 06/07/2015
06 July, 2015
di Letizia Tortelloda LaStampa del 06/07/2015
Via i cassonetti dai cortili, la raccolta di plastica e vetro si
farà in strada. La rivoluzione della differenziata prende finalmente
forma. Una trasformazione che doveva partire sulla carta già sei mesi
fa, per poter entrare a pieno regime a inizio 2016. Prevede, in quattro
anni, risparmi per 2,6 milioni di euro da parte di Amiat e porterà, a
metà del prossimo anno, all’estensione del porta a porta a San Salvario.
E poi, via via, alla sostituzione di tutti i contenitori del
servizio di raccolta domiciliare (che oggi interessa 432 mila torinesi)
con raccoglitori più grandi. Campane per il vetro e la plastica da 2400
litri, al posto degli attuali bidoncini da 120-360 litri. Un
mega-cassonetto servirà circa 100 abitanti. Amiat è pronto, aspetta da
tempo l’ok del Comune. «Con la rivoluzione, finalizzata a realizzare
oltre 2 milioni di risparmi in quattro anni, metteremo in funzione mezzi
ad alta automazione per lo svuotamento dei nuovi cassonetti – spiega
l’ad, Diego Cometto –. Garantiamo un minor impegno per il cittadino,
che non deve più portare fuori dal cortile, una volta a settimana, il
bidone di plastica o vetro».
Un anno di attesa
Quando
inizierà la sostituzione? «Contando che dobbiamo fare le gare e
comprare mezzi e cassonetti – continua –, saremo pronti per la primavera
2016». La novità è che i bidoni del porta a porta non saranno più
posizionati all’interno dei condomini. Saranno molti meno e più
capienti. Li troveremo in strada e li apriremo con la chiave o con una
tessera elettronica. Dopo mesi di confronto e scontro sui rifiuti, la
Giunta è arrivata a un accordo. Pace fatta tra gli assessori Lavolta
(Ambiente) e Passoni (Bilancio). Il piano con cui l’azienda dei rifiuti
si prepara a rendere più competitivo il contratto di servizio è pronto
per essere approvato dagli assessori nei prossimi giorni,
contestualmente al bilancio. È arrivata anche la firma della delibera da
parte della collega Tedesco (Partecipate), che finora si era mostrata
diffidente al piano voluto da Lavolta.
Inizia San Salvario
Amiat
ha il trampolino di lancio. Sarà San Salvario il primo quartiere del
nuovo porta a porta, una rivoluzione a tutti gli effetti per 26 mila
residenti (ancora escluso il quadrilatero tra corso Marconi, via Nizza,
corso Vittorio e corso Massimo). «Il piano di risparmi si realizzerà
entro il 2019 - prosegue Cometto -. Prevede anche l’introduzione di
compostiere in collina, cassonetti più grandi a Falchera e bidoni più
capienti dove non c’è la raccolta a domicilio». La delibera Amiat
impegna l’amministrazione a riutilizzare i risparmi per la
differenziata. Proprio questo punto, negli scorsi mesi, ha fatto
litigare non poco Passoni e Lavolta. L’uno sosteneva che l’estensione
della raccolta domiciliare avrebbe provocato un aumento della Tari, la
tassa rifiuti, l’altro difendeva il principio che la qualità della
differenziata (oggi inchiodata al 42%, e l’obiettivo del 65% sembra
fantascienza) e il suo allargamento non avrebbero avuto impatti sul
costo del servizio.