Nel 2013 le emissioni della maggior parte degli inquinanti atmosferici sono diminuite, confermando la tendenza in atto già dagli anni Novanta. Ma quello che preoccupa è che in molti Paesi le quantità di inquinanti superano i limiti concordati a livello internazionale. A dirlo è il nuovo rapporto dell'Agenzia Europea dell'Ambiente (EEA).

Nel rapporto della EEA modellato sulle indicazioni della Convenzione UNECE sull'inquinamento atmosferico transfrontaliero (LRTAP) si conferma la tendenza alla riduzione degli inquinanti atmosferici e per la prima volta vengono riportati i valori delle emissioni del Black Carbon (BC), un importante inquinante forzante climatico dal ciclo vitale breve.

In tutta l'UE-28, le emissioni di ossido di zolfo (SOx) sono quelle diminuite di più dal 1990 (ridotte dell'87%), seguite dal monossido di carbonio (CO, -66%), composti organici volatili non metanici (COV, -59%) e ossidi di azoto (Nox, -54%), mentre le emissioni di NH3 sono quelle diminuite di meno (-27%).

Il protocollo di Göteborg, parte integrante della Convenzione LRTAP UNECE, contiene impegni di riduzione delle emissioni che devono essere rispettati a partire dal 2010 per gli inquinanti come NOx, COVNM, SOx e NH3. Oltre agli impegni di riduzione delle emissioni prescritte per i singoli paesi, il protocollo specifica anche gli impegni vincolanti di riduzione per gli stati membri dell'UE-15.

I principali dati

Le emissioni di PM10 e PM2.5 sono diminuite del 20% tra il 2000 e il 2013. Le emissioni di piombo (Pb), cadmio (Cd) e mercurio (Hg), diossine e furani, esaclorobenzene (HCB) e policlorobifenili (PCB) sono diminuite del 70% a partire dal 1990.

Nel 2013 l'UE-15 ha raggiunto gli obiettivi limite fissati dal protocollo di Göteborg per le emissioni dei quattro maggiori inquinanti. Tuttavia otto Stati membri hanno superato (per una sola sostanza) i massimali di emissione internazionali nel 2013, mentre l'Austria (NOx e NH3), l'Irlanda (NOx e COVNM) e la Germania (COVNM e delle NH3) hanno sforato i limiti per due sostanze.

Cinque Stati membri (Austria, Belgio, Francia, Irlanda e Lussemburgo) hanno riportato emissioni di NOx superiori rispetto ai massimali fissati dal protocollo di Göteborg, mentre sei Stati membri (Austria, Finlandia, Germania, Paesi Bassi, Spagna e Croazia), hanno superato i limiti di NH3. Tre Stati membri (Danimarca, Germania e Irlanda) hanno superato le soglie di COVNM.

I paesi membri dell'EEA, ma non Ue, come il Liechtenstein, Norvegia e Svizzera hanno anche loro tetti alle emissioni, infatti nel 2013, il Liechtenstein ha superato i limiti con due sostanze (NOx e NH3) e la Norvegia di una (NH3), mentre la Svizzera ha rispettato tutti i suoi obiettivi limite.

Informazioni di base

A parte le emissioni di NOx, COVNM, SOx e NH3, i firmatari della Convenzione LRTAP sono tenuti a comunicare i dati per numerosi altri inquinanti atmosferici, come il monossido di carbonio (CO), particolato (PM), Black Carbon (BC), metalli pesanti e inquinanti organici persistenti (POP). I principali inquinanti atmosferici e il loro effetti sulla salute umana e sull'ambiente sono riassunti nella relazione dell'EEA: Air Quality in Europe 2014.

La direttiva europea EU Nation Emission Ceiling (NEC) contiene obiettivi limite più ambiziosi di quelli previsti dal protocollo di Göteborg, recentemente l'EEA ha pubblicato la sua valutazione annuale dei progressi compiuti dagli Stati membri nel rispetto degli impegni assunti ai sensi della direttiva NEC.

Il visualizzatore delle emissioni di sostanze inquinanti

L'EEA pubblica anche i dati sulle emissioni di inquinanti atmosferici attraverso una interfaccia web-based per la ricerca che semplifica l'accesso e l'analisi. Il visualizzatore di dati mostra le tendenze delle emissioni nei i principali settori per permette la comparazione delle emissioni provenienti dai diversi paesi.