Caldo e blackout da consumi elettrici. Che fare? il dibattito su facebook
Che fare se il caldo supera ogni record e si accendono sempre di più i condizionatori mandando la rete elettrica in crisi? Il dibattito su facebook dopo l'intervento di Paolo Hutter
10 July, 2015
Che fare se il caldo supera ogni record
e si accendono sempre di più i condizionatori e di conseguenza in
alcuni momenti la rete elettrica va in crisi e si stacca provocando
black out?
Il dibattito su facebookdopo l'intervento di Paolo Hutter.
consideri l'utilizzo dell'aria condizionata eticamente emendabile, Tranne che nei luoghi di lavoro. Il benessere del singolo non deve aggravare le condizioni della collettività
Marco Volante
nei luoghi di lavoro la climatizzazione è necessaria per la salute dei lavoratori
piuttosto, sia d'estate che d'inverno andrebbero sanzionati gli esercizi commerciali che lasciano le porte aperte causando un enorme quanto inutile dispendio di energia
Maurizio Fraboni
Perché non cominciare a darci il permesso di andare a lavorare in canottiera (opzionale) e bermuda? 28 gradi sono la condizione climatica ideale della nostra specie (andando nudi)....... In mancanza di poter utilizzare le migliaia di soluzioni tecnologiche alternative ecologicamente sostenibili, forse é il caso di prendere coscienza (anche) delle patologie culturali che il pensiero unico impone.......
Jacopo Giliberto
paolo, nonostante quello che penso di te emerge un fondo di moralismo. sì, l'aria condizionata è una grande risorsa e la rete di distribuzione deve essere adeguata al cambiamento dei consumi. e vanno aiutate le rinnovabili (che nelle ore di punta di quando funzionano i condizionatori rappresentano circa il 50% della produzione, fatto impensabile pochi anni fa). i blackout si ripresenteranno sempre più spesso con il cambiamento del modo di consumare, e le reti sono tarate per i consumi del secolo scorso.
Maria Teresa Ambrosini
La climatizzazione per moltissime persone malate e anziane non è solo "confort e benessere", ma una misura per la salute, perché il caldo uccide e fa soffrire. I ventilatori non sono paragonabili alla climatizzazione perché quando le temperature sono molto alte, oltre i 32 gradi, possono addirittura essere nocivi perché favoriscono l disidratazione (cfr ministero della salute).
Massimo Di Nola
Energia elettrica, come benzina, basta farle pagare di più che le persone si arrangiano per consumare di meno. Come? Lo sapranno loro.... Il ricavato addizionale può essere speso in incentivi per il risparmio energetico
Fabrizio Bottini
La faccenda (e ti pareva) assomiglia parecchio a quella del ciclismo urbano, ovvero mescola culture e comportamenti con infrastrutture fisiche. Da ignoranti che agiscono per impulso un po' animalesco, e dentro spazi che sinora non hanno fatto nulla per adeguarsi alle necessità climatiche locali, cambiamento globale o no, finiamo per combinare sciocchezze. Se invece degli appelli estremi fatalmente inascoltati, ci fossero un minimo di informazione corrente in più, oltre che la "grande opera" della riqualificazione energetico-climatica degli edifici urbani, non staremmo qui a farci domande. Se non altro, le risposte sarebbero chiarissime: qualcuno che combina cazzate c'è sempre, ma appunto sono ben individuabili
Valter Cirillo
Si, tutto vero. Se però in questa situazione i responsabili di A2A (o di Enel, Edison o della società elettrica di Monte Caldara Alta) non sanno cosa sta per accadere non dico 30 minuti prima, che è un tempo tecnico adeguato per intervenire, ma una settimana prima, davvero è meglio che lascino perdere. Tutti, ma proprio tutti quelli che hanno letto qualcosa di energia negli ultimi 10 anni sanno che ormai in giorni come questi si va incontro a costanti nuovi record di domanda sulla rete. E l'aeronautica aveva previsto i giorni più caldi dell'anno!!
Ripeto che concordo tutto quello che hai scritto. Ma in attesa di una maggiore sensibilità ambientale resta che c'è stato un black out e non doveva esserci.
Credo che in questo caso il problema si annida nel fatto che le società elettriche DEVONO avere un occhio al servizio e due al profitto, per cui nei momenti critici accettano di giocare sul filo del rasoio e poi dicono che non è colpa loro se la domanda è stata del 10% superiore. Magari invece si sono scordati che con il caldo la generazione del fotovoltaico diminuisce. Oppure che la previsione dei consumi elettrici è tecnicamente impossibile quanto meno per un margine minimo minimo del 10%.
Anna Mannucci
Odio l'aria condizionata. Mi fa star male. La cosa più assurda è che, almeno qui a Milano, si passa senza soluzione di continuità dal riscaldamento all'aria condizionata. Negli uffici privati e pubblici, in metrò, nelle banche ecc. ecc.
Duccio Monnini
Io non semplificherei così. Ci sono persone anziane che rischiano la vita senza, ci sono persone come me costrette a lavorare in una stanza piccola senza riscontro d'aria davanti a uno schermo di computer gigante e un tower tra le gambe che emettono calore e portano la temperatura nella stanza oltre i 40° se fuori ce ne sono 35. Ci sono gli ospedali, i supermercati che devono garantire che la merce non vada a male... Ci sono molti casi limite in una città che lavora, purtroppo, e tanti casi limite fanno alla fine uno standard che non è più un caso limite. Certo che ci sono anche persone che fregandosene del buon senso usano inutilmente l'aria condizionata, o la sprecano come i negozi del centro con le porte aperte. Il fatto che tanti condizionatori poi riversino aria bollente nelle strade dalle finestre non fa altro che aggravare una situazione già precaria. Situazione che peraltro si verifica quasi tutti gli anni per una manciata di giorni ed è peraltro prevedibile. Ben vengano le norme che limitano l'utilizzo che almeno negli esercizi pubblici sono controllabili e sanzionabili, ma ben vengano anche comunicazione da parte delle istituzioni e preparazione di piani di emergenza da parte di A2A. Poi come in ogni cosa ci sono gli incivili con poco senso del bene comune. Ma ci sono dappertutto: sono gli stessi che nelle aree cani non raccolgono le feci dei loro cani, quelli che buttano nei cestini delle strade la loro monnezza indifferenziata perché si seccano a riciclare e dividere (la città ne è piena), gli arroganti col suv che parcheggiano dove gli pare e mille altri esempi. Sì, c'è anche un grosso problema di inciviltà.
Lorenzo Fracastoro
Il caldo è un problema pubblico, vanno messe in atto operazioni per limitare l'isola di calore.
Bisognerebbe adottare accorgimenti urbanistici per aumentare l'albedo, aumentare le superfici verdi (un prato è molto più fresco di un parcheggio in asfalto), aumentare i volumi di chiome alberate (l'evapotraspirazione degli alberi condiziona in modo netto il microclima circostante). Emettere acqua nebulizzata (ad Atene, caso di isola di calore estrema, lo facevano durante le olimpiadi per la gente in coda agli ingressi)
Lavorare sulla coibentazione degli edifici, sulla ventilazione notturna degli interni, per favorire il "free cooling" naturale di un edificio durante la notte.
Io lo faccio a casa mia, oltre che tenendo le finestre aperte, piazzando un ventilatore in balcone che crea una corrente fredda che raffredda la casa in poco tempo: funziona. Nell'arco della notte la temperatura si abbassa di molto, e durante il giorno con le finestre chiuse si mantiene una certa differenza di temperatura con l'esterno.
Alessandra Mauri
Non sapevo ci fosse un DPR che indica le soglie minime della temperatura prodotta dai condizionatori. Se Pisapia chiede le scuse a A2A e non si preoccupa se i suoi cittadini hanno osservato ( e non si preoccupa di farlo osservare) il regolamento, allora è in cattiva fede. È una questione politica ed anche culturale. Non dimentichiamo che chi gestisce gli impianti sia di riscaldamento che di raffrescamento spesso guadagna una percentuale sui consumi. forse è per quello che al Teatro Strehler, l'altra sera, si congelava?
Lorenzo Fracastoro
poi c'è da dire che rispondere con un "ci vorrebbero le centrali nucleari" è una sciocchezza. La centrale nucleare fornisce una potenza costante e non variabile secondo le esigenze del momento.
I pannelli solari forniscono energia proprio quando c'è più richiesta (giorno) e quando fa più caldo (i giorni assolati in estate), quindi al massimo si può dire che "ci vorrebbe più fotovoltaico".
Pierpaolo Pecchiari
Passa in Vittorio Emanuele, negozi "alla moda" con ingressi enormi e spalancati e aria condizionata al massimo. In mezzo alla via senti fresco. Semplicemente delirante.