I sindaci dal Papa:
Frutto del'incontro in Vaticano una dichiarazione comune nella quale si afferma che “il cambiamento climatico indotto dall’uomo è una realtà scientifica e il suo controllo efficace è un imperativo morale per l’umanità”
21 July, 2015
“Una delle cose che più notiamo quando non c’è cura per l'ambiente è che le città crescono smisuratamente, con cordoni di povertà e miseria sempre più grandi”. Questa una delle frasi più emblematiche pronunciate del Papa in occasione dell'incontro in Vaticano con sindaci provenienti da tutto il mondo, per parlare di cambiamento climatico e delle nuove forme di schiavitù ad esso legate. “È la prima volta che vengono invitati in Vaticano i sindaci – ha spiegato monsignor Marcelo Sanchez Sorondo, cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze e della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’evento – C’è stata una grande adesione. Abbiamo cercato di riunirli per trovare insieme le migliori pratiche a favore del contenimento dei cambiamenti climatici”.
Frutto del'incontro una dichiarazione comune di cui il Papa è stato il primo firmatario e nella quale si afferma che “il cambiamento climatico indotto dall’uomo è una realtà scientifica e il suo controllo efficace è un imperativo morale per l’umanità”. Il documento sottolinea l’importanza di incentivi per la transizione verso sistemi energetici a basse emissioni di carbonio ed energie rinnovabili, e auspica lo spostamento di finanziamenti pubblici dalle spese militari “a investimenti urgenti per lo sviluppo sostenibile”. Due, secondo i sindaci, le “emergenze interconnesse” da affrontare: “Il cambiamento climatico indotto dall’uomo e l’esclusione sociale”. Dai primi cittadini l’impegno ad aumentare “la resilienza dei poveri e di tutti coloro che si trovano in condizioni di vulnerabilità” riducendone “l’esposizione agli eventi estremi legati al clima e agli altri disastri economici, sociali e ambientali”, a “porre fine” ad abuso, sfruttamento, tratta e ogni forma di moderna schiavitù”, a sviluppare “programmi di reinsediamento interno e reintegrazione che impediscano il rimpatrio non voluto delle vittime di tratta”.
Ecco alcune parole dagli interventi dei sindaci:
Bill De Blasio: "A New York seguiremo la strada della California e cercheremo di ridurre le emissioni di Co2 del 40 per cento entro il 2030 per arrivare al meno 80 per cento entro il 2050" ha detto il sindaco di New York, Bill De Blasio. "L'enciclica di Papa Francesco non è una chiamata alle armi - ha aggiunto - è una chiamata alla ragione. Siamo qui oggi per metterla in pratica, da sindaci abbiamo più strumenti di quello che pensiamo, chi non si impegna non sta facendo abbastanza". De Blasio ha parlato dell'importanza che la popolazione si crei un pensiero critico in tema ambientale: "È solo la percezione della gente sull'urgenza di risolvere il problema ambientale che potrà salvarci", ha concluso.
Ignazio Marino: "A Roma politici ed amministratori corrotti nel passato recente hanno sfruttato il dramma dei migranti per arricchirsi, dimostrando di considerare le persone, per di piuù in condizioni di estrema fragilità, merce di scambio, semplici oggetti a cui assegnare un prezzo. Si sono serviti dei poveri, anziché servire i poveri, per usare le parole di papa Francesco" ha detto il sindaco di Roma, Ignazio Marino. "La giustizia sta ora perseguendo i colpevoli e la nostra amministrazione lavora per ristabilire accoglienza, umanità e trasparenza nei servizi sociali", ha aggiunto il sindaco.
Parigi, città non nuova alle rivoluzioni nel corso della storia, a dicembre deve fare “un’altra rivoluzione”, ha detto la sindaca della capitale francese, Anne Hidalgo, che ha sottolineato l’importanza del vertice Onu di fine 2015 e precisando che i paesi ricchi non possono dare lezioni ai paesi in via di sviluppo.
La nuova sindaca di Madrid, l’ex magistrato Manuela Carmena, ha sottolineato che non si possono difendere i diritti senza combattere la corruzione e, in particolare, non si può combattere la prostituzione senza approfondire l’educazione alla sessualità. La prima cittadina progressista ha elogiato il Papa per il suo “esempio” e per la cultura della “tutela” contenuta nell’enciclica ecologica.
Il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, ha sottolineato che l’accoglienza dei profughi, come sta avvenendo a Milano grazie alla collaborazione tra credenti e non credenti, cittadini e istituzioni, è una scelta “morale” che deve prescindere dal calcolo politico.
La sindaca di Lampedusa Giusi Nicolini ha ricordato il viaggio del Papa nell’isola, sottolineando che da allora l’Europa ha aperto gli occhi sul problema ma non affronta ancora adeguatamente i flussi, con accordi come quello «risibile» di ieri sulla ripartizione di quote nei diversi paesi.
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