Materne e medie, mense scolastiche sempre più green
Nelle mense addio ai piatti di plastica per quelli biodegrabili. Stop alle vecchie scodelle per altri 25mila alunni per salvare ulteriori 135 tonnellate di plastica – da La Repubblica ed. Milano de l'8 agosto 2015
07 August, 2015
di Tiziana DE GIORGIO
Dopo le elementari, ora tocca alle materne e alle medie
abbandonare una volta per tutte la plastica: nei prossimi mesi
verranno sostituiti altri nove milioni di piatti. La svolta green
nelle mense di Milano Ristorazione va avanti. Con il prossimo anno
scolastico si completa l’introduzione del nuovo materiale
biodegradabile nelle refezioni scolastiche che manda in pensione
le vecchie scodelle usate a pranzo da bambini e maestre. Il
materiale si chiama “bagassa” e si ottiene dalla lavorazione
della canna da zucchero. Una sostanza ecosostenibile che si
trasforma in una risorsa per l’ambiente e che i bambini, a fine
pasto, possono buttare direttamente nel sacchetto dell’umido
insieme agli avanzi.
Il debutto è arrivato all’inizio del 2015 e ha inizialmente coinvolto solo le scuole primarie, la fetta più grossa della popolazione scolastica servita da Milano Ristorazione: 46mila alunni, su un totale di 80mila pasti preparati ogni giorno. Una rivoluzione che in un anno fa risparmiare 240 tonnellate di plastica sostituendo circa 16 milioni di piatti. Ora la novità si allarga ad altri 25mila alunni: un passaggio che, secondo le stime della controllata del Comune, permetterà di salvare dalla spazzatura altre 135 tonnellate di plastica in un anno grazie alle nuove stoviglie che si trasformano in compost, per un totale di 375 tonnellate, sommando tutti gli ordini di scuola, in un anno di lezioni.
I nuovi piatti ecologici non sono l’unico fronte su cui si muove Mirist in una politica di lotta agli sprechi: da settembre l’azienda punta ad aumentare il numero dei “sacchetti salvamerenda” ( quelli che gli americani chiamano “ doggy bag”) distribuiti nelle scuole coinvolgendo più istituti e più studenti. Alla fine dello scorso anno scolastico erano in 15 mila a usarli, portando a casa il cibo avanzato sulle tavole apparecchiate delle mense per consumarlo in famiglia. Secondo uno degli ultimi monitoraggi basato su quattro settimane ogni istituto è in grado di recuperare circa mille panini, 900 frutti e 100 dessert fra muffin, budini e prodotti da forno.
Sul fronte menù, invece, c’è già qualche novità nella nuova lista di piatti che verranno proposti da ottobre: dal prossimo autunno tornano le lasagne di carne, bandite dall’epoca del caso della “lasagna pelosa”, uno dei piatti incriminati all’interno della class action presentata nel 2010 da mamme e papà contro la precedente amministrazione: più di una volta erano stati trovati resti di cotenna di bovino, con setole annesse, nelle porzioni. Fra le nuove ricette introdotte nel menù invernale ci sono crocchette di verdure, le polpette di merluzzo al pomodoro e sformato di legumi (che prova a sostituire il tortino, tanto odiato dai bambini, nella speranza che il gradimento migliori). Ma l’inizio della scuola vede anche l’arrivo di nuove risorse fra chi cucina e serve i piatti agli alunni: Milano Ristorazione, dopo anni, cerca 12 cuochi, 20 scodellatrici, un tecnico per l’ufficio diete e un esperto contabile, per un totale di 34 nuove assunzioni su circa mille dipendenti. «Il nuovo anno si apre con importanti prospettive, in ambito ambientale e occupazionale, motivi per essere fieri del lavoro che sta facendo a Milano — commenta Gabriella Iacono, amministratore unico di Milano Ristorazione —. Innanzitutto un nutrito numero di nuovi assunti, nelle cucine, una novità confortante per il futuro. Così come è una grande soddisfazione completare l’opera dei piatti bio in tutte le scuole».